Consumo di alcol: perché il vino è una scelta più sana rispetto alla birra

Uno studio della Tulane School of Medicine rivela che i bevitori di birra hanno una dieta di qualità inferiore, sono meno attivi e hanno maggiori rischi di malattie epatiche rispetto a chi beve vino o liquori

16 novembre 2024 | 10:29

La qualità della dieta dei bevitori di birra è significativamente inferiore rispetto a quella dei consumatori di vino. Questo è il principale risultato di uno studio condotto dalla Tulane School of Medicine, presentato al Liver Meeting dell’American Association for the Study of Liver Diseases. La ricerca ha esaminato le abitudini alimentari di oltre 1.900 adulti statunitensi che consumano alcol, rivelando differenze significative tra chi preferisce la birra, il vino o i liquori. L'analisi ha portato alla luce anche altri fattori di rischio, tra cui l'attività fisica e il fumo, legati al tipo di bevanda alcolica scelta.

Il consumo di birra e la qualità della dieta

Il campione di studio ha esaminato tre gruppi principali di consumatori di alcol: chi beve solo birra (38,9%), chi consuma esclusivamente vino (21,8%) e chi predilige i liquori (18,2%), con una percentuale aggiuntiva del 21% che beve una combinazione di diverse bevande alcoliche. I ricercatori hanno utilizzato l’Healthy Eating Index (HEI), uno strumento standardizzato che valuta la qualità della dieta, per confrontare le abitudini alimentari auto-riferite dei partecipanti.

Il risultato è stato sorprendente: nessuno dei gruppi esaminati ha raggiunto un punteggio superiore a 80 punti su 100, che sarebbe considerato un livello adeguato di qualità della dieta. Tuttavia, i beatori di birra hanno ottenuto il punteggio più basso, con una media di soli 49 punti sull'HEI. Al contrario, i consumatori di vino hanno ottenuto un punteggio di 55, mentre i bevitori di liquori e le persone che combinano diverse bevande alcoliche si sono attestati intorno ai 53 punti.

I fattori comportamentali dietro il consumo di birra

I dati raccolti hanno anche rivelato differenze significative nei profili socio-demografici e comportamentali dei bevitori di birra. I consumatori di birra tendono ad essere:

  • Principalmente maschi: i maschi sono più inclini a bere birra rispetto ad altri tipi di alcol.
  • Giovani: l’età media dei bevitori di birra è più bassa rispetto ai consumatori di vino o liquori.
  • Fumatori: i bevitori di birra sono più propensi a essere fumatori, un fattore che aumenta ulteriormente i rischi per la salute.
  • Basso reddito: Il reddito tende a essere inferiore tra i bevitori di birra, un aspetto che potrebbe influire anche sulle scelte alimentari.

Inoltre, i bevitori di birra riportano il più alto apporto calorico giornaliero, aggiustato per il peso corporeo, ma anche il più basso livello di attività fisica. Questo comporta un rischio maggiore di obesità e altre malattie metaboliche, che spesso si sovrappongono a patologie epatiche legate all'abuso di alcol.

Perché chi beve birra mangia peggio

Secondo Madeline Novack, autrice principale dello studio e capo specializzanda presso il programma di medicina interna della Tulane School of Medicine, le differenze nella qualità della dieta tra i vari gruppi potrebbero essere spiegate dal contesto in cui l’alcol viene consumato. Negli Stati Uniti, la birra è frequentemente associata a cibi poco salutari, come snack salati, hamburger, patatine fritte e carni lavorate, che sono tipicamente poveri di fibre e ricchi di grassi e carboidrati. Questi alimenti non solo compromettono la qualità della dieta, ma aumentano anche il rischio di malattie metaboliche e disturbi epatici.

Invece, il vino, specialmente il vino rosso, viene spesso consumato durante i pasti completi, che includono carni magre, verdure, latticini e carboidrati complessi. Questo tipo di alimentazione è generalmente più equilibrato e nutriente. Inoltre, i consumatori di vino tendono a mangiare in contesti più salutari, come cene familiari o incontri sociali con piatti ricchi di vitamine, fibre e antiossidanti.

Comportamento alimentare come fattore di scelta dell'alcol

Un altro aspetto interessante messo in luce dallo studio è che la scelta dell’alcol potrebbe essere influenzata direttamente dai cibi consumati. Ad esempio, è noto che i cibi fritti o salati, che stimolano la sete, possono portare a un consumo maggiore di birra, mentre i piatti più ricchi e bilanciati, come quelli a base di carne e verdure, tendono a favorire la scelta del vino. Questo ciclo potrebbe contribuire a una maggiore incidenza di scelte alimentari meno salutari nei consumatori di birra.

Alcol: i rischi per il fegato e le malattie metaboliche

Lo studio ha messo in evidenza anche la connessione tra il consumo di alcol, in particolare la birra, e l’insorgenza di malattie epatiche. L'abuso di alcol è, infatti, una delle principali cause di cirrosi epatica negli Stati Uniti, e l'incremento di casi di malattia epatica steatosica associata a disfunzione metabolica (MASLD) è una preoccupazione crescente. Novack ha sottolineato che molte di queste malattie si sviluppano in parallelo, e i cambiamenti nello stile di vita sono fondamentali per prevenirle.

In particolare, i bevvitori di birra sono più a rischio di sviluppare malattie epatiche a causa del loro stile di vita meno salutare, che include una dieta di bassa qualità e scarsa attività fisica. I medici dovrebbero, quindi, non solo chiedere ai pazienti quale tipo di alcol consumano, ma anche usare queste informazioni per consigliare cambiamenti positivi, come l'incremento del consumo di frutta e verdura e la promozione di una maggiore attività fisica.

Alcol: servono cambiamento di stile di vita

Lo studio suggerisce che per ridurre i rischi associati al consumo di alcol, è cruciale fare scelte alimentari più consapevoli. I medici e i professionisti della salute dovrebbero considerare il tipo di alcol consumato dai loro pazienti e guidare le conversazioni verso abitudini alimentari più salutari, con particolare attenzione ai bevitori di birra. Tra le raccomandazioni:

  • Aumentare l'assunzione di frutta e verdura per migliorare la qualità della dieta.
  • Promuovere una maggiore attività fisica, poiché i bevitori di birra tendono a essere meno attivi.
  • Ridurre il consumo di cibi trasformati, tipici delle occasioni sociali in cui si consuma birra, per abbassare il rischio di malattie metaboliche.

In sintesi, lo studio evidenzia non solo le differenze nel consumo di alcol e le abitudini alimentari, ma anche la necessità di un cambiamento di stile di vita per migliorare la salute e prevenire le malattie legate al fegato e al metabolismo. Sebbene tutti i tipi di alcol possano compromettere la qualità della dieta, la birra emerge come quella che ha il maggiore impatto negativo sulla salute, in parte a causa delle scelte alimentari che essa favorisce.

© Riproduzione riservata


“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”

Alberto Lupini


Edizioni Contatto Surl | via Piatti 51 24030 Mozzo (BG) | P.IVA 02990040160 | Mail & Credits  -  Policy  -  PARTNER  -  EURO-TOQUES | Reg. Tribunale di Bergamo n. 8 del 25/02/2009 - Roc n. 10548
Italia a Tavola è il principale quotidiano online rivolto al mondo Food Service, Horeca, GDO, F&B Manager, Pizzerie, Pasticcerie, Bar, Ospitalità, Turismo, Benessere e Salute. italiaatavola.net è strettamente integrato
con tutti i mezzi del network: i magazine mensili Italia a Tavola e CHECK-IN, le newsletter quotidiane su Whatsapp e Telegram, le newsletter settimanali rivolte a professionisti ed appassionati, i canali video e la presenza sui principali social (Facebook, X, Youtube, Instagram, Threads, Flipboard, Pinterest, Telegram e Twitch). ©® 2024