Congestione, occhio ai pasti abbondanti e alle bibite ghiacciate

La congestione può essere causata solo da pasti abbondanti seguiti a stretto giro da un’immersione in mare o in piscina ma anche all’ingestione molto rapida di bevande fredde o ghiacciate

14 luglio 2022 | 07:30

I tempi della digestione vanno rispettati. Altrimenti un piatto di troppo e un tuffo in mare possono costare caro. Tutta colpa degli sbalzi di temperatura e della digestione che si blocca. La congestione è uno dei rischi che si corrono di più in estate se non si presta attenzione a piccole accortezze che però possono salvare la vita. Ecco i consigli degli specialisti in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo.


Quali consigli seguire per prevenire la congestione?

«Bisogna far passare il tempo necessario fra il pasto e un eventuale bagno in mare o in piscina. Se una persona ha una digestione fisiologicamente più lenta, si è più predisposti a questi incidenti e quindi bisogna far passare necessariamente 2-3 ore dopo aver mangiato», risponde il dottor Antonio Voza, responsabile di Pronto Soccorso dell’ospedale Humanitas, che ha parlato di congestione su Ok Salute e Benessere. «Molto dipende anche da quanto e da cosa si è mangiato. Si dovrà far passare un tempo più lungo tra pasto e bagno se si è mangiato cibi non facilmente digeribili o per esempio ricchi di grassi animali».


Ma la congestione non può essere causata solo da pasti abbondanti seguiti a stretto giro da un’immersione in mare o in piscina, con l’acqua a temperatura più bassa di quella ambientale. La congestione può essere dovuta anche all’ingestione molto rapida di bevande fredde o ghiacciate: «Dopo aver mangiato tanto, non bere liquidi molto freddi e velocemente», aggiunge il dottor Voza.


Mangiare direttamente in acqua può aver senso? «Dal momento che la digestione inizia dopo 10-15 minuti il pasto, mangiare direttamente in acqua non è un’accortezza da seguire».

 


Se purtroppo non si sono rispettate queste regole, cosa fare in caso di congestione?

«È necessario far uscire la persona dal mare o dalla piscina; questa suderà ma al contempo avrà brividi di freddo e pertanto andrà riscaldata; tenerla con le gambe sollevate per evitare una sincope e poi, quando si sarà raggiunta una temperatura costante, si potrà far bere una bevanda calda a piccoli sorsi per riequilibrare il circolo», spiega lo specialista.

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Alberto Lupini


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