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Cenone di Capodanno in sicurezza a casa? Ecco 10 consigli pratici

Dall'ingresso senza limiti ai vaccinati al divieto di balli e baci. Aprire le finestra ogni ora e posti a tavola ad almeno 70 cm. Non più di 10 persone in casa. Se non si cena indossare le mascherine e lavarsi le mani

 
29 dicembre 2021 | 19:03

Cenone di Capodanno in sicurezza a casa? Ecco 10 consigli pratici

Dall'ingresso senza limiti ai vaccinati al divieto di balli e baci. Aprire le finestra ogni ora e posti a tavola ad almeno 70 cm. Non più di 10 persone in casa. Se non si cena indossare le mascherine e lavarsi le mani

29 dicembre 2021 | 19:03
 

I contagi avanzano, ma anche la voglia di buttarsi alle spalle il 2021 con tutte le preoccupazioni riesplose in questi ultimi giorni. E cosa c’è di meglio di una festa fra amici per Capodanno brindando al nuovo anno? Già, ma come ci si deve comportare fra emergenza tamponi e mascherine da tenere ormai quasi ovunque?

Se in un ristorante i protocolli sono da tempo certi (e per lo più sicuri, basta rispettarli), non pochi dubbi ci sono per i classici cenoni in casa. Ecco allora 10 semplici regole, di buon senso, a cui attenersi, ricordano che trattandosi di luoghi privati il Governo o le Regioni non potevano certo emanare delle regole che non potevano poi essere controllate.

Il tutto, ovviamente, che si tratta di semplici suggerimenti a tutela di tutti, a partire dalle persone più fragili come gli anziani.

Cenone di Capodanno in sicurezza a casa? Ecco 10 consigli pratici



1 - Disco verde per chi ha fatto la terza dose del vaccino

Nessun limite particolare negli inviti di chi è in possesso della terza dose del vaccino.I primi da accogliere in casa senza problemi sono infatti i parenti o gli amici di cui si sa che hanno fatto la terza dose del vaccino. Il solo green pass anche rafforzato non è di per sé una garanzia assoluta di mancanza di rischi.

 2 - Tampone per tutti gli altri…

Certo è sgradevole pensare di condizionare l’ingresso in casa alla verifica di un certificato da tampone, ma con l’alto livello di contagi in circolazione è una sicurezza per tutti. Soprattutto se qualcuno ha sintomi anche lievi, tipo raffreddore o mal di gola, sarebbe suo interesse (e dovere verso gli altrui) accertarsi di non avere il Covid.

3 - A tavola massimo in 10

Gli esperti, tenendo conto della media superficie di una casa italiana, consigliano non più di 7 persone, ma se chi ospita ad una stanza sufficientemente ampia si può arrivare fino a 10.

4 - Distanziamento minimo di 70 cm fra i posti

Anche qui conta molto il fattore spazio e dimensione del tavolo. la soluzione migliore è di una distanza di un metro fra ogni commensale, ma se non si può, 70 cm dovrebbero essere una soglia minima accettabile.

5 - Aprire le finestre ogni ora

L’Oms e l’Istituto superiore di sanità insistono da sempre sulla qualità dell’aria. Sarebbe utile aprire quindi le finestre per almeno cinque-dieci minuti ogni ora. Con il freddo di questi giorni, tenerle anche solo socchiuse non servirebbe e potrebbe solo creare altri danni alla salute.

6- Tenere la mascherina se non si mangia

La mascherina andrebbe tenuta da chi prepara il cibo e dagli ospiti mentre non sono a tavola a cenare

 7 - Lavare o igienizzare spesso le mani

Ovviamente le mani vanno lavate ogni volta che si va in bagno, ma sarebbe utile farlo anche durante la cena igienizzandole con gli appositi liquidi di tanto in tanto fra alcune portate.

 8 - Vietato ballare o scambiarsi baci e abbracci

Questo è uno dei punti forse più difficili da rispettare (siamo alla festa delle feste), ma è fondamentale evitare i contatti ravvicinati e quindi balli o baci sono banditi. Per la Samba rinviamo a tempi migliori, arriveranno presto.

 

 9 - Igienizzare la casa dopo la festa

Dopo il Cenone (ma ovviamente anche prima) la casa va igienizzata con attenzione, così da non lasciare traccia di eventuali presenze di virus.

10 - Per 3 giorni dopo il Cenone tenere i contatti con gli invitati

Sia pure con molta discrezione, è importante che fino a 3 giorni dopo la festa si tengano dei contatti con tutti i partecipanti, così da monitorare e segnalare per tempo a tutti l’eventuale comparsa di sintomi. È un’informazione preziosa per tutti e che non va condivisa solo col medico o l‘Ats.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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