Capelli bianchi, c'entra lo stress?

Uno studio della New York University rivela che la comparsa dei capelli bianchi può anche essere legata allo stress e potrebbe essere dovuta alla perdita di cellule staminali dalla base del follicolo pilifero

03 ottobre 2022 | 15:05

«Mi fai venire i capelli bianchi!». Quante volte abbiamo sentito una mamma o una nonna dire questa frase nello sgridare un figlio o un nipote. Uno studio della New York University rivela che la comparsa dei capelli bianchi può anche essere legata allo stress e potrebbe essere dovuta alla perdita di cellule staminali dalla base del follicolo pilifero. I professionisti di Humanitas, in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo, spiegano che i capelli bianchi derivano da un processo di ossidazione del capello per invecchiamento delle cellule: i radicali liberi non vengono più neutralizzati come dovrebbero e portano i capelli a diventare gradualmente grigio-bianchi.


L’incanutimento da stress

Lo studio americano però individua anche un altro processo di incanutimento dovuto non all’età ma allo stress. L’ormone dello stress emette un segnale ricevuto da un recettore posto sulle cellule staminali del capello e queste, che dovrebbero rigenerarsi producendo il pigmento dei capelli, tendono invece a ritrarsi e i capelli diventano bianchi. Un fenomeno evidente anche in personaggi importanti che a fronte di un ruolo rilevante tendono a perdere il naturale colore dei capelli: un esempio su tutti il presidente degli Usa, Barack Obama. Esiste poi anche un incanutimento dovuto a uno stress acuto: questo fenomeno non colpisce tutto il cuoio capelluto ma come in una sorta di vitiligine interessa solo alcune ciocche di capelli.


Qual è il ruolo dello stress, dunque?

Secondo i professionisti di Humanitas, questo studio evidenzia un collegamento importante tra gli aspetti psicosociali (quello che comunemente chiamiamo stress cronico) e quelli legati a fenomeni immunologici. L’influenza che lo stress cronico può avere sull’organismo lo si vede non solo nell’ambito cardiovascolare – dov’è noto – ma anche in campo immunologico-genetico appunto. Lo stress, quindi, può manifestarsi con sintomi specifici (accelerazione del battito cardiaco, mal di pancia, fatica a prendere sonno, ansia) e con condizioni cliniche avverse. La predisposizione genetica è importante ma anche lo stile di vita ha una rilevanza fondamentale perché i soggetti in preda allo stress tendono ad assumere comportamenti poco sani che aggravano una condizione già precaria.

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Alberto Lupini


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