Soffri di gastrite, reflusso gastroesofageo, bruciore di stomaco e ulcera? Sai che c'è un rimedio naturale che potresti provare? È il succo di cavolo, come suggerisce Luca Avoledo (biologo nutrizionista, dottore magistrale in scienze della nutrizione umana, dottore magistrale in scienze naturali, master universitario in naturopatia). Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti, il succo di cavolo può, infatti, essere preparato facilmente in pochi minuti e offrire sollievo rapido.
Il succo di cavolo alleato contro i problemi gastrici
I disturbi gastrici? Un aiuto dal succo di cavolo
I disturbi gastrici sono comuni e variegati, caratterizzati da sintomi come bruciore o dolore allo stomaco, sensazione di pesantezza, gonfiore, nausea, eruttazioni e acidità. Questi sintomi possono essere associati a condizioni come malattia da reflusso gastroesofageo, esofagite, gastrite e ulcera peptica, che presentano un'ipersecrezione di acido e un'infiammazione. Il succo ottenuto dalla centrifugazione delle foglie di cavolo è una soluzione domestica, economica ed efficace che può aiutare a lenire molti dei fastidi digestivi menzionati e, in alcuni casi, persino a risolverli completamente. Il cavolo, appartenente alla famiglia delle brassicacee insieme a broccoli, cavolini di Bruxelles e verze, è noto per le sue proprietà riparatrici ed emollienti. La medicina popolare ha da tempo sfruttato le foglie di cavolo per le loro qualità antinfiammatorie e la capacità di accelerare la guarigione delle ferite.
Come preparare e consumare il succo di cavolo
La preparazione del succo di cavolo è semplice: dopo aver lavato accuratamente le foglie di cavolo, inserirle tagliate grossolanamente nella centrifuga o nell'estrattore, senza l'aggiunta di acqua.
Il succo di cavolo, suggerisce Avoledo, deve essere consumato al naturale, preferibilmente un quarto d'ora prima dei pasti principali, per almeno 15 giorni, per ottenere risultati apprezzabili. È consigliabile affiancare l'assunzione del succo di cavolo a una dieta appropriata, soprattutto se si soffre di reflusso gastroesofageo o disturbi simili. Va tenuto presente che i disturbi gastrointestinali possono essere influenzati anche dalle intolleranze alimentari; pertanto, la modulazione dell'alimentazione può portare a un miglioramento significativo dei sintomi. Se i disturbi persistono, è consigliabile consultare un medico per valutare eventuali trattamenti farmacologici o altre soluzioni naturali.