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Diabete e frutta: cosa c'è da sapere e i consigli su cosa mangiare a tavola

La frutta è ricca di zucchero, il fruttosio, che contribuisce ad alzare la glicemia nei malati di diabete, ma un consumo moderato, meglio fresca e di stagione, e con un basso indice glicemico, è certamente raccomandato

 
10 marzo 2024 | 07:30

Diabete e frutta: cosa c'è da sapere e i consigli su cosa mangiare a tavola

La frutta è ricca di zucchero, il fruttosio, che contribuisce ad alzare la glicemia nei malati di diabete, ma un consumo moderato, meglio fresca e di stagione, e con un basso indice glicemico, è certamente raccomandato

10 marzo 2024 | 07:30
 

Frutta e verdura sono la base di una dieta sana. La frutta, però è ricca di zucchero, il fruttosio, che contribuisce ad alzare la glicemia nei malati di diabete. Molti, quindi, credono che sia meglio evitare la frutta. Vero o falso? Ha approfondito l'argomento Humanitas Salute in un articolo che riportiamo qui di seguito integralmente.

Diabete e frutta: cosa c'è da sapere e i consigli su cosa mangiare a tavola

Frutta e diabete, tutto quello che c'è da sapere

Evitare la frutta con il diabete? È falso

La frutta, così come i vegetali, sono componenti importanti di una dieta sana anche per le persone con diabete tipo 1 e tipo 2. Tuttavia, sia la quantità sia la qualità dei carboidrati in generale, inclusi quelli derivanti dalla frutta come il fruttosio, possono influenzare la risposta glicemica, comportare incremento ponderale, insulino-resistenza e ipertrigliceridemia. Un consumo moderato di frutta, meglio fresca e di stagione, e con un basso indice glicemico, è certamente raccomandato. L'indice glicemico, ovvero la velocità con cui aumenta il livello di glicemia in seguito all'assunzione di un alimento, deve infatti essere considerato nella scelta degli alimenti da introdurre nella dieta del diabetico perché può determinare un miglioramento del controllo glicemico e ridurre il rischio di iperglicemia.

Quale frutta preferire in caso di diabete?

Dunque, sfatato questo falso mito, si possono selezionare diversi tipi di frutta a seconda della stagionalità. Ad esempio, in autunno, i “frutta a guscio” come noci e mandorle, e i frutti di bosco, sono particolarmente consigliati per chi deve monitorare la glicemia, poiché non causano un rialzo significativo dei livelli di zucchero nel sangue. Anche la frutta fresca come mele, pere, nespole, lamponi, fragole, ciliegie, albicocche, arance, pesche e mandarini è permessa, purché la buccia sia accuratamente lavata e le quantità siano moderate. È importante ricordare che il fruttosio viene metabolizzato in modo simile ai grassi, pertanto può portare ad un aumento dei trigliceridi.

Un altro suggerimento è quello di consumare la frutta due ore dopo i pasti per non influenzare eccessivamente - come già riportato - il carico glicemico. Inoltre, abbinare la frutta a un pezzetto di pane integrale o a semi oleosi come le mandorle può aiutare a rallentare l'assorbimento degli zuccheri contenuti nella frutta.

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