Se per praticamente tutta la nostra vita abbiamo ripetuto, o abbiamo sentito ripetere, quasi come un mantra il detto “un bicchiere di vino al giorno toglie il medico di torno”, forse dobbiamo riformulare questo proverbio. Negli ultimi mesi è esplosa, a livello internazionale, la questione riguardante gli effetti del vino (o dell’alcol in generale) sulla nostra salute. In particolar modo dopo che in Irlanda è stato dato l’ok alle etichette, per così dire, allarmistiche (simili a quelle applicate sui pacchetti di sigarette), in tutto il Continente è scoppiato il dibattito.
Vino: quale quantità sicura per la salute?
Da una parte chi sostiene, come per esempio Italia e Francia, come non sia necessario adottare una misura simile. Anzi, la posizione condivisa parla di un consumo responsabile che può anche beneficiare alla salute. Dall’altra invece chi, di fronte a un numero sempre crescente di studi, sì sta convincendo di come non ci sia nessuna quantità di alcol sicura per la salute. L’ultima ricerca in merito dimostra come anche un minimo quantitativo di vino, anche il semplice calice quotidiano, possa contribuire a provocare ipertensione.
Il vino contribuisce all’ipertensione? Lo studio di Modena
Gli esperti dell'Università di Modena e Reggio Emilia hanno confrontato i valori della pressione arteriosa di oltre 20.000 partecipanti, seguiti per almeno quattro anni. Dalla ricerca, pubblicata online sul giornale Hypertension, è emerso come anche un piccolo bicchiere di vino ogni sera potrebbe essere sufficiente per provocare ipertensione, aumentando di conseguenza il rischio di infarto.
Vino: la nuova ricerca sugli effetti sulla salute
«Anche un basso consumo di alcol è dannoso per la salute umana», afferma uno degli autori dello studio Marco Vinceti, professore di epidemiologia e sanità pubblica presso l'Università di Medicina di Modena e Reggio Emilia. I ricercatori italiani hanno affermato, come risultato della loro analisi, come le persone dovrebbero evitare del tutto l’alcol. La stessa Oms raccomanda la quantità 0 per non rischiare di incorrere in problemi di salute, per quanto come spesso accade in casi analoghi la raccomandazione di un’altra “fazione” della comunità scientifica, così come quella dei produttori, sia quella di un consumo moderato, consapevole e responsabile (come ha sostenuto la cantina veneta Mezzacorona, ambasciatrice di Wine in Moderation), al fine di apprezzare al meglio le qualità di ciò che stiamo bevendo.