I disturbi a carico della prostata non sono necessariamente legati alla tarda età, anche se questa falsa convinzione spesso porta i maschi a ritardare la visita urologica e a non sottoporsi a regolari controlli da giovani. La visita è necessaria sia per trattare i disturbi dell’apparato uro-genitale maschile, ma anche per prevenire e per individuare precocemente eventuali segnali di patologie gravi, come i tumori dei testicoli e della prostata, che possono comparire anche in giovane età.
La visita urologica gioca inoltre un ruolo importante nell’educare i maschi a riconoscere i segnali da non sottovalutare e ad adottare stili di vita in grado di mantenere in salute l’apparato genito-urinario. Humanitas salute ne ha parlato con dieta di tipo mediterraneo urologo di Humanits San Pio X in un articolo che pubblichiamo integralmente.
Prostata: i sintomi da non sottovalutare
Alterazioni e noduli a livello testicolare, scoperti con l’autopalpazione dei testicoli, possono essere segnali di patologie potenzialmente anche gravi, come i tumori dei testicoli.
I sintomi da non sottovalutare – perché potrebbero essere la spia di eventuali problematiche alla prostata che possono comparire anche in giovane età, soprattutto in caso di familiarità – sono:
- bruciore
- perdite involontarie di urina
- urgenza o aumento della frequenza della minzione
- presenza di sangue nelle urine e nel liquido seminale.
- In presenza di segnali di disturbi è importante prenotare una visita urologica perché, ad esempio, nelle prime fasi i tumori della prostata sono spesso asintomatici e quando compaiono, in molti casi, la malattia è già diffusa.
«Se da una parte la visita urologica periodica è fondamentale per la prevenzione primaria e secondaria delle patologie dell’apparato genito-urinario maschile, dall’altra l’uomo può fare molto per mantenere la funzione e salute della sua prostata adottando semplici regole quotidiane, che riducono i fattori di rischio», spiega il dottor Scapaticci.
Disturbi alla prostata: quali sono i fattori di rischio?
Tra i principali fattori di rischio per le patologie e i disturbi alla prostata possiamo indicare il sovrappeso, l’obesità e la sedentarietà.
Per questo è importante, al fine di garantire il benessere di prostata e apparato urogenitale in generale, non sottovalutare l’attività fisica regolare aerobica, come ad esempio camminare, nuotare o correre, 5 giorni su 7 per almeno 30 minuti, anche per chi ha fastidi o disturbi del tratto urinario; la dieta per il controllo del peso o per la perdita di peso, laddove necessario.
Inoltre, un’adeguata idratazione con almeno 2 litri d’acqua al giorno è la base del benessere del tratto urinario.
Una dieta di tipo mediterraneo, ricca di vegetali, legumi, carni bianche e pesce, frutta, e povera di grassi animali, insaccati, carni rosse e formaggi, ha un ruolo protettivo nei confronti di molte patologie anche oncologiche ed è utile per salvaguardare la salute intestinale che può ripercuotersi negativamente sulla prostata; in presenza di disturbi urinari è bene diminuire il consumo di cioccolato, birra, caffè e superalcolici, oltre a spezie e cibo piccante.
Per quanto riguarda le abitudini sessuali, infine, non è dimostrato che un’attività sessuale intensa o nessuna attività influiscano sulla funzione prostatica.