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Stanchezza e cambio di stagione: ecco gli esami consigliati

I sintomi più comuni in questo periodo di passaggio sono stanchezza, spossatezza, sbalzi d’umore, mal di testa, sonnolenza, fatica a concentrarsi

 
26 aprile 2022 | 16:29

Stanchezza e cambio di stagione: ecco gli esami consigliati

I sintomi più comuni in questo periodo di passaggio sono stanchezza, spossatezza, sbalzi d’umore, mal di testa, sonnolenza, fatica a concentrarsi

26 aprile 2022 | 16:29
 

Con il cambio di stagione può capitare di sentirsi particolarmente stanchi. In primavera, in particolare, ciò succede a causa del fatto che il nostro organismo non ha ancora avuto il tempo necessario di prepararsi con gradualità al cambiamento del clima, all’ora legale e alle giornate in generale più lunghe.

I sintomi più comuni in questo periodo sono stanchezza, spossatezza, sbalzi d’umore, mal di testa, sonnolenza, fatica a concentrarsi.

In questo periodo è particolarmente importante focalizzarsi sulla propria condizione generale, effettuando i check-up necessari.

Quali esami fare al cambio di stagione? Ne parla il dottor Giovanni Covini, Responsabile del Centro diagnostico Humanitas Lab, in un articolo di Humanitas Salute che riportiamo di seguito. 

Stanchezza e cambio di stagione: ecco gli esami consigliati

Gli esami per gli uomini

In assenza di fattori di rischio specifici, la salute dell’uomo dovrebbe essere monitorata correttamente con una serie di esami, che si differenziano a seconda dell’età del paziente.

Prima dei quarant’anni, l’uomo dovrebbe fare controllare periodicamente i testicoli, in modo da permettere una diagnosi precoce del seminoma. In caso di fattori di rischio evidenti (familiarità, sovrappeso, tabagismo, abuso di alcolici, sedentarietà), è importante monitorare il cuore con un ECG sotto sforzo. Un evento cardiovascolare prima dei 40 anni è raro, ma non impossibile. Importante è anche un controllo dermatologico dei nei.

La pressione arteriosa deve iniziare a essere monitorata: se alta, il medico potrebbe richiedere un ECG a riposo o sotto sforzo, o l’ecocardiocolordoppler.

Tra i 40 e i 50 anni, in aggiunta ai check-up precedenti, è bene autoanalizzare i nei ed eventuali macchie cutanee, e consultare il dermatologo in caso di modifiche nell’aspetto o comparsa di nuovi nei. In caso di familiarità con il tumore del colon-retto, una colonscopia o la ricerca del sangue occulto nelle feci va anticipata, anche se è tra i 50 e i 60 anni che questa patologia aumenta la sua incidenza. Per questo, in questa nuova fascia d’età la ricerca del sangue occulto nelle feci va prevista annualmente. Sempre ogni due anni, è raccomandato un controllo della prostata, con l’ecografia dell’apparato urinario e dosaggio del PSA.

Per quanto riguarda il cuore, oltre agli esami già detti si aggiungono il doppler dei tronchi sovra-aortici e l’ecocolordoppler delle carotidi (Doppler TSA), ottimo per valutare lo stato di salute delle arterie.

Dopo i 60 anni, infine, i rischi di tumore e di malattie cardiovascolari aumentano, per cui gli esami precedentemente elencati andranno proposti con più frequenza. Lo screening per il tumore del colon-retto e della prostata vanno assolutamente messi in primo piano.

Utile infine un inquadramento del geriatra: piccoli disturbi legati all’età e alle patologie dell’invecchiamento possono essere ben controllate con le indicazioni dello specialista.

Gli esami per le donne

Anche per le donne, in assenza di specifici fattori di rischio, è utile avere in mente gli esami da fare, a seconda dell’età.

Prima dei 12 anni è importante eseguire la vaccinazione per HPV, e intorno ai 25 effettuare gli screening per il tumore della cervice uterina (il pap-test ogni 3 anni o HPV-test ogni 5 anni), e dai trent’anni in poi effettuare un’ecografia mammaria a cadenza annuale.

Tra i 40 e i 50 anni, agli esami indicati è bene affiancare ecografie pelviche per controllare lo stato di ovaie e utero, iniziare a fare l’autoesame dei nei e di eventuali macchie cutanee, e mantenere costanti i controlli della pressione e incrementare gli eventuali controlli specifici cardiologici, come ad esempio l’ECG sotto sforzo e il doppler dei tronchi sovra-aortici.

Dopo i 50 anni, come nell’uomo, l’incidenza del tumore del colon-retto aumenta in modo significativo, ed è quindi importante cercare sangue occulto nelle feci oppure effettuare una colonscopia. Restano invariati la mammografia (una volta all’anno), l’autoesame dei nei e lo screening per i tumori ginecologici.

Con la menopausa è importante tenere sotto controllo la salute delle ossa; per questo agli esami già citati aggiungiamo la MOC, ovvero la Mineralografia Ossea Computerizzata, essenziale nella diagnosi dell’osteoporosi.

Dopo i 70 anni, infine, come nell’uomo aumentano i rischi di tumori e di malattie cardiovascolari, per cui i controlli cardiaci diventano fondamentali, come l’elettrocardiogramma, l’ecocardiodoppler, l’ecocolordoppler delle carotidi (Doppler TSA). Rimane comunque importante non trascurare gli altri esami di routine per la diagnosi precoce di tumore della mammella, della cervice e del colon-retto.

Anche nelle donne risulta utile effettuare una visita geriatrica.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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