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La merenda dei bimbi sportivi? Sì alle merendine ma a rotazione

Il 99% dei bambini che fanno sport fa lo spuntino pomeridiano. Per gli esperti le merendine hanno il vantaggio della porzionatura e sono migliorate dal punto di vista nutrizionale.

 
03 febbraio 2021 | 06:31

La merenda dei bimbi sportivi? Sì alle merendine ma a rotazione

Il 99% dei bambini che fanno sport fa lo spuntino pomeridiano. Per gli esperti le merendine hanno il vantaggio della porzionatura e sono migliorate dal punto di vista nutrizionale.

03 febbraio 2021 | 06:31
 

Ci sono una buona e una cattiva notizia. La buona: i bambini e i ragazzi italiani che fanno sport hanno l’abitudine (corretta) di fare merenda: il 99% infatti si concede uno spuntino pomeridiano, alternando frequentemente (altra buona pratica) il dolce e il salato. Gli alimenti preferiti sono frutta, merendine, biscotti, yogurt ma anche pane con prosciutto o formaggio, pizzette o cracker. Un po’ meno buona, invece, l’altra notizia: solo 6 giovani (under 13) su 10 praticano regolarmente un’attività fisica. È il Centro Italia in testa a questa classifica, con il 77% di giovani praticanti davanti al Nord Italia (60%). Più indietro il Sud Italia dove solo 1 bambino su 2 (50%) fa sport. A dirlo la ricerca Doxa – Junior “Sport e Alimentazione”.

I bambini e i ragazzi italiani che fanno sport hanno l’abitudine (corretta) di fare merenda - La merenda dei bimbi sportivi? Sì alle merendine ma a rotazione

I bambini e i ragazzi italiani che fanno sport hanno l’abitudine (corretta) di fare merenda

Ma quale dovrebbe essere la merenda ideale per i bambini e i ragazzi sportivi? Gli esperti sono concordi sul garantire l’apporto di carboidrati, proteine, lipidi, vitamine, sali minerali ed acqua in quantità adeguate al fine di ottimizzare la prestazione ma anche per un equilibrio tra macro e micronutrienti per perseguire al meglio le varie fasi della crescita. E le merendine? Il sì dei nutrizionisti a rotazione due volete a settimana.

La ricerca ha analizzato - attraverso 1.265 interviste a genitori e bambini con il metodo Capi - la merenda di bambini e ragazzi italiani (5-13 anni), valutando, da una parte, eventuali differenze di approccio, nelle quantità e tipologia di alimenti, tra quella di chi fa sport e quella di chi non lo fa. Dall’altra, l’indagine ha anche evidenziato il rapporto tra i giovani italiani under 13 e lo sport, per capire a che punto siamo con la diffusione della pratica sportiva giovanile nel nostro Paese.

I bambini e ragazzi sportivi alternano merenda dolce e salata
Dalla ricerca Doxa - Junior è emerso che i bambini e ragazzi (5-13 anni) che praticano attività fisica fanno sempre (99%) merenda e alternano un po’ più spesso (rispetto ai bambini che non fanno sport) la merenda salata con quella dolce. Tra gli alimenti dolci preferiti a merenda, nel pomeriggio, vi sono la merendina confezionata (26%), il classico pane e marmellata o con crema di nocciole (23%), la frutta fresca o macedonia (17%) e i biscotti non ripieni (15%). Tra quelli salati invece troviamo pane con affettati o formaggi (15%), pizzetta (14%), crackers, schiacciatina o grissini (12%) e focaccia (10%).

La merenda (pomeridiana) si fa soprattutto a casa - abitudine di 7 bambini e ragazzi su 10 (69%) – mentre il 16% la fa fuori casa (ma non a scuola), il 6% la fa a scuola, infine il 5% non fa merenda il pomeriggio.

Stile di merenda uguale per tutti
In generale, dallo studio è emerso come non ci siano particolari differenze tra la merenda dei ragazzi che fanno sport rispetto a quella di chi non lo fa. Un dato che fa riflettere sul fatto che la differenza sullo stato di salute, di peso corporeo e benessere delle giovani generazioni non è determinato in particolare da quello che mangiano a merenda, ma principalmente dalla sedentarietà e dalla scarsa attività fisica.

Del resto, che i giovani italiani siano ancora “pigri” rispetto al movimento è confermato dagli ultimi dati “Okkio alla Salute 2019”, il sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità sullo stato di salute dei bambini dai 6 ai 10 anni. Tra le cattive abitudini indicate dall’Iss tra i più giovani emerge soprattutto l’esigua attività fisica: Il 20,3% dei bambini non ha svolto attività fisica il giorno precedente l'indagine e il 73,6%dei bambini non si reca a scuola a piedi o in bicicletta.

Sei giovani su 10 fanno sport
Se accendiamo i riflettori sulla parte della ricerca Doxa dedicata all’attività sportiva di bambini e ragazzi, scopriamo che oggi in Italia fanno sport 6 giovani su 10, pari a circa 3 milioni di bambini e ragazzi dai 5 ai 13 anni. La ricerca evidenzia che è il Centro Italia l’area più virtuosa per quanto riguarda il movimento e l’attività fisica: in questa zona il 77% dei bambini e ragazzi fa sport, superando il Nord che si ferma al 60%. Purtroppo, al Sud e nelle Isole la situazione cambia. Qui, 1 ragazzo su 2 non fa sport (il 50% contro il 40% della media nazionale). Ed è anche l’area geografica che registra il tasso più alto di obesità infantile

Oltre 80 abbinamenti su misura per bambini e ragazzi
Proprio per fare cultura sulla merenda e sull’importanza del movimento, Unione Italiana Food e Sisa hanno dato vita ad una campagna informativa dal tema “Giovani e Sport: quale merenda?”.

Per l’occasione Silvia Migliaccio, segretario nazionale della Sisa, Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione, e la dottoressa in dietistica Silvana Nascimben hanno ideato un calendario settimanale di 84 abbinamenti di merende dolci e salate per bambini e ragazzi, ideato su misura dello sport praticato e dell’età: dalla frutta al dolce fatto in casa, dai panini ai biscotti fino alle merendine. Il calendario è disponibile sul sito www.merendineitaliane.it, dove tramite un semplice quiz è possibile scoprire per i genitori e i ragazzi stessi qual è la merenda ideale in base al tipo di attività fisica svolto.

Qualche esempio? Per un bambino (5-7 anni) che fa una partita di calcio di un’ora, tra le proposte di merenda suggerite dalla Sisa troviamo l’abbinamento tra una merendina base pan di spagna e tè fatto in casa. Per un ragazzo (11-13 anni) che fa un allenamento di basket di 1 ora e 30’ tra le merende consigliate c’è lo smoothie di frutta e i biscotti.

«L’obiettivo di questa iniziativa, afferma Silvia Migliaccio, Segretario Nazionale della Sisa, è incoraggiare l’attività sportiva nei giovani cercando anche di dare dei consigli nutrizionali e, in particolare, di guidare la scelta delle merende da consumare prima o dopo aver intrapreso un’attività sportiva non agonistica. Salata o dolce che sia, l’importante è farla all’insegna dell’equilibrio e della varietà, con la possibilità di contemplare in quest’alternanza, 1-2 volte alla settimana, anche le merendine confezionate».

«L’alimentazione del giovane sportivo - prosegue la Migliaccio - deve garantire l’apporto di carboidrati, proteine, lipidi, vitamine, sali minerali ed acqua in quantità adeguate al fine di ottimizzare la prestazione ma anche per garantire un equilibrio tra macro e micro nutrienti per perseguire al meglio le varie fasi della crescita».

E le merendine? porzionate e nutrizionalmente corrette, sono un’alternativa
Le merendine, dunque, a detta dei nutrizionisti, possono rientrare tra gli alimenti corretti da inserire, a rotazione, nel piano delle merende settimanali sia di chi fa sport che di chi non lo fa.

I principali vantaggi riguardano la porzionatura - appena 35 gr in media – che la rende un prodotto corretto dal punto di vista nutrizionale oltre che buono al gusto, e anche la praticità, data dalla confezione. C’è poi da considerare il plus della varietà: dai 100 g delle più leggere ai 180 delle più golose, adatte quindi a diversi dispendi energetici. Va inoltre ricordato il miglioramento nutrizionale di questi prodotti: grazie all’impegno dell’industria dolciaria negli ultimi 10 anni nelle merendine è stato ridotto il contenuto di grassi (-21%), zuccheri (-30%) e calorie (-21%).

«Da anni attraverso il sito portiamo avanti iniziative e collaborazioni con istituzioni scientifiche, come la Sisa, volte a promuovere una sana alimentazione e in particolare la corretta merenda verso le giovani generazioni - afferma Mario Piccialuti, Direttore Generale di Unione Italiana Food - Siamo felici dei risultati ottenuti negli ultimi anni nel settore dolciario per il miglioramento nutrizionale di un prodotto della nostra tradizione alimentare come la merendina che, come confermano anche i nutrizionisti, può rappresentare una delle alternative valide per la merenda di bambini e adulti».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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