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Cene di fine anno, ecco come non appesantirsi troppo in vista del 2022

L'Associazione italiana gastroenterologi ha predisposto un breve vademecum per sopravvivere al cenone di Capodanno: moderazione con gli alcolici, evitare cibi troppo grassi e fare qualche passo fra un pasto e l'altro

 
30 dicembre 2021 | 07:30

Cene di fine anno, ecco come non appesantirsi troppo in vista del 2022

L'Associazione italiana gastroenterologi ha predisposto un breve vademecum per sopravvivere al cenone di Capodanno: moderazione con gli alcolici, evitare cibi troppo grassi e fare qualche passo fra un pasto e l'altro

30 dicembre 2021 | 07:30
 

Brindisi, pranzi e cene: mai come quest'anno l'appuntamento con le feste di fine anno sarà a tavola. E non potranno mancare pasti ricchi di grassi, zuccheri e alcol. Una vera e propria prova di sopravvivenza per il nostro organismo. Per iniziare al meglio il 2022, quindi, i medici di Aigo - Associazione italiana gastroenterologi hanno predisposto un vademecum con dei consigli semplici da seguire per rendere meno pesante, ma pur sempre golosa, la festa di fine anno.

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Per sopravvivere alla cena di Capodanno, ecco qualche consiglio dei gastroenterologi italiani

 

Ok al brindisi, ma senza esagerare e con un bicchiera d'acqua di accompagnamento

Al cenone di fine anno è difficile rinunciare ai brindisi, ma è importante sapere che negli uomini la dose massima giornaliera è di 1-2 bicchieri di vino, mentre nelle donne di 1 bicchiere. Anche nei soggetti sani l'alcol può causare anche in dosi moderate sintomi da reflusso o bruciore, in presenza di patologia serve particolare prudenza. Il paziente con malattia di fegato non dovrebbe assumere bevande alcoliche, mentre il paziente con disturbi funzionali, come intestino irritabile, può concedersi un brindisi. La cosa più importante che spesso manca nelle tavole delle feste è l'acqua.

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Attenzione al lattosio

I cibi tipicamente presenti sulle tavole nel periodo natalizio sono notoriamente più ricchi di grassi animali e zuccheri, elementi che possono favorire disturbi come cattiva digestione, gonfiore addominale, reflusso gastroesofageo, essendo difficilmente digeribili anche per le persone in buona salute. Senza demonizzare le nostre eccellenze gastronomiche, è bene tenere presente che in alcune persone con difficoltà nell'assorbimento del lattosio, prodotti caseari freschi, creme e intingoli possono favorire i disturbi sopra elencati e diarrea. Meglio sostituirli con qualche verdura: se non si soffre di colon irritabile, questo è l'unico caso in cui è ammesso abbondare.

 

Fra un pasto e l'altro, niente sigaretta o divano meglio una camminata

Prima di mettersi a tavola sarebbe anche il caso di controllare altri "comportamenti" sbagliati come la velocità nell'assunzione del cibo, l'abitudine di fumare tra un pasto e l'altro, la sedentarietà dopo il pasto, scegliendo anche di moderare i condimenti. Un po' di movimento fisico è sempre la soluzione migliore per favorire la digestione e migliorare la regolazione glicemica. Il rischio di stare sul divano è che ti venga voglia di mangiare ancora!

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Lo stress nemico della salute

A tutto ciò va poi aggiunta una considerazione sulla situazione che stiamo vivendo. L'incertezza sull'evoluzione della pandemia non favorisce la spensieratezza e da mesi molti italiani lamentano malesseri legati all'apparato gastroenterico come diarrea, nausea, dolori addominali dovuti a stress e sedentarietà post lockdown. Con alcune accortezze si può concedersi i piaceri delle tradizioni culinarie senza acquisire sovrappeso e aggravare condizioni patologiche in essere. Innanzitutto è necessario ricordare che qualsiasi sintomatologia "nuova" riferibile all'apparato digerente va discussa con il proprio medico curante senza rimandare, per valutare se vi siano elementi di allarme o di sospetto che rendano necessari accertamenti specifici. In caso di malattia già nota è indispensabile stringere l'alleanza medico-paziente e fare gioco di squadra: moderazione e buon senso sono i migliori rimedi.

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