Dieta Mediterranea alleata della salute, soprattutto nel contrasto al declino cognitivo, su questo non ci piove. Medici, nutrizionisti e scienziati sono tutti d’accordo nel suggerire un’alimentazione a base di frutta, verdura, olio d'oliva, pesce e cereali integrali.
Ma c’è un ma: se accanto a questi alimenti si consumano cibi poco sani come fritture, dolci, cereali raffinati e carni rosse e lavorate, i benefici di questo tipo di regime alimentare si riducono. A dirlo una ricerca del Rush University Medical Center, pubblicata su Alzheimer's & Dementia: The Journal of the Alzheimer's Association.
Meno benefici se nella Dieta Mediteranea si includono cibi poco sani
Studio su 5mila anziani americaniLo studio osservazionale ha incluso 5.001 anziani residenti a
Chicago che facevano parte del Chicago Health and Aging Project, un progetto per la valutazione della salute cognitiva negli adulti di età superiore ai 65 anni condotto dal 1993 al 2012.
Ogni tre anni, i partecipanti allo studio hanno completato una
valutazione cognitiva sulla base di un questionario che ha testato le capacità di elaborazione delle informazioni di base e la memoria, e hanno compilato anche un altro questionario sulla frequenza con cui le stesse persone consumavano 144
alimenti.
A tutti i partecipanti è stato assegnato un
punteggio sulla base della loro aderenza alla Dieta Mediterranea e a quella cosiddetta di tipo occidentale, con una prevalenza di
cibi fritti,
cereali raffinati,
dolci,
carni rosse e
lavorate,
latticini interi e
pizza.
Pochi benefici se la Dieta non è seguita alla letteraÈ emerso che quelli che andavano incontro a un declino cognitivo più lento negli anni erano coloro che aderivano più strettamente alla Dieta Mediterranea, limitando i cibi poco sani.
Al contrario, chi seguiva maggiormente un regime alimentare di tipo occidentale, ricco di cibi grassi e fritti, non ha avuto molti effetti benefici dalla
Dieta Mediterranea.