Abituati come siamo a ritmi frenetici, spesso i pasti sono i momenti più trascurati. C’è chi mangia mentre lavora, chi in piedi, chi addirittura mentre è in movimento. E la digestione ne risente. Tra le tante indicazioni con cui siamo cresciuti e che riguardano l’alimentazione, ce n’è una in particolare che probabilmente abbiamo sentito tutti almeno una volta: quando si mangia, si deve masticare lentamente.
La digestione inizia dalla bocca
Ma perché bisogna
masticare piano? È vero che migliorerebbe la digestione? Ne ha parlato
Federica Furfaro, gastroenterologa di Humanitas, in un articolo pubblicato su Humanitasalute che qui riportiamo integralmente.
Masticare lentamente è indubbiamente il primo passo, fondamentale, per una buona digestione. Questo per due di motivi: prima di tutto perché, spezzettando il cibo, si aiuta lo stomaco a ricevere alimenti più facili da digerire.
Il secondo motivo è associato al fatto che nella saliva sono presenti preziosi enzimi che, smembrando a poco a poco gli alimenti, favoriscono il processo digestivo già dalla sua fase iniziale.
I benefici della masticazione lenta sono tanti: mangiare a un ritmo più lento, infatti, permette di sentirsi soddisfatti prima, evitando quindi di mangiare eccessivamente.
Ogni pasto non dovrebbe mai durare meno di 30 minuti, e idealmente ogni boccone dovrebbe essere masticato dalle 15 alle 30 volte, il che ci permette anche di apprezzare maggiormente il cibo che assumiamo. Per migliorare la masticazione si possono utilizzare alcune semplici strategie, come utilizzare il timer del proprio smartphone per avere, almeno inizialmente, idea di quanto tempo dedichiamo al pasto.
Possiamo provare ad appoggiare le posate sul tavolo a ogni boccone oppure alternare ogni boccone a un sorso d’acqua, non una eccessiva quantità, al fine di sentirsi più pieni e rallentare la masticazione. I circa due litri d’acqua giornalieri, che dovremmo assumere per una corretta idratazione, sarebbe infatti preferibile assumerli lontano dai pasti.