Sette o otto ore a notte con particolare attenzione alla qualità e ad eventuali risvegli. Dormire bene e in una quantità adeguato è consigliato più che mai in questo periodo di forte stress per la nostra mente e per il corpo. Ne parla un articolo di Humaniasalute che qui riprotiamo integralmente.
L'importanza del sonno in quarantena
“Il sonno ha un impatto fondamentale sulla salute e sulla qualità di vita. Dormire a sufficienza e bene è importante per la salute fisica e mentale, influenza la produttività, la capacità decisionale e l’umore.
In un momento di stress come quello che stiamo vivendo - legato all’emergenza da COVID-19 - in cui molte delle nostre abitudini sono cambiate repentinamente per via delle misure governative per il contenimento del contagio, è possibile che le preoccupazioni e le incertezze influiscano anche sul nostro sonno. Del legame tra sonno, stress e mal di testa parliamo con il dottor
Vincenzo Tullo, specialista neurologo di Humanitas.
«Quel che viviamo durante il giorno ma anche le emozioni che proviamo possono accompagnarci anche nel corso della notte. Stress e ansia, per esempio, possono influire sul sonno perché attivano dei meccanismi a livello ormonale che possono tenerci svegli in quanto interferiscono con l’azione della melatonina, l’ormone deputato alla regolazione del ciclo sonno-veglia», spiega il dottor Tullo.
Anche nei momenti più faticosi, proprio come quello che stiamo vivendo per via dell’epidemia da Covid-19, è importante ricordare come alcune accortezze possano aiutarci a provare ad assicurarci un buon sonno.
1. Cercare di avere un ritmo regolare per quando riguarda il sonno, andando a dormire e svegliandosi sempre alla stessa ora.
2. Non superare i 45 minuti di sonno giornaliero, per chi è abituato a prendersi un momento di riposo.
3. Nelle ore che precedono il momento in cui si va a dormire è bene: evitare di fumare, di assumere caffeina, di consumare alcol e alimenti pesanti, speziati o dolci.
4. Non fare attività fisica prima di dormire.
5. Utilizzare un letto comodo, assicurarsi che la stanza sia ben ventilata e che la temperatura sia adeguata.
6. Assicurarsi un ambiente il più possibile buio e silenzioso.
7. Evitare di utilizzare pc, smartphone e tablet una volta a letto.
«Se il nostro sonno è influenzato dallo stress e dalle preoccupazioni accumulate, è molto probabile che al risveglio si abbia mal di testa. Se si ha bisogno di un piccolo aiuto per dormire bene di notte si possono provare alcuni integratori come: melatonina, biancospino, lavanda, magnesio, valeriana, passiflora, camomilla. In alcuni casi critici e dopo consulto medico si possono utilizzare per un breve periodo i sedativi-ipnotici come le benzodiazepine e derivati. Se i disturbi del sonno ed eventualmente la cefalea al risveglio tendono a persistere per più di 1-2 mesi bisogna fare il punto della situazione con un neurologo; potrebbe trattarsi di apnee notturne, sindrome delle gambe senza riposo, patologie extrapiramidali, disturbi psichiatrici, disturbi respiratori o cardiaci», ha concluso il dottor Tullo.
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