È fondamentale lavarsi i denti con attenzione. Spazzolare con cura, prima di tutto, per rimuovere la placca, vale a dire l'accumulo di batteri che si forma sui denti e sotto le gengive, causando carie e malattie gengivali. Se i residui di placca non vengono eliminati, con spazzolino o filo interdentale, allora si mineralizzano, dando origine al tartaro. Non facile da eliminare come la placca, è necessario ricorrere alla pulizia dentale professionale. Approfondiscono questo argomento gli specialisti del Dental Center di Humanitas Rozzano, in un articolo tratto da Humanitasalute che di seguito riportiamo integralmente.
Lavarsi i denti è fondamentale
“La pulizia dentaleL’igiene dentale (conosciuta come detartrasi, ablazione del tartaro o più comunemente pulizia dei denti) dovrebbe essere un appuntamento fisso con il proprio
dentista: in base alle necessità di ogni paziente, bisognerebbe andarci un paio di volte all’anno. Infatti è un trattamento fondamentale per mantenere in salute non solo i denti, ma tutto il cavo orale, smalto e gengive compresi.
Il trattamento, della durata di circa 45 minuti-un’ora, viene eseguito dall’igienista con uno strumento specifico, l’ablatore, dotato di una punta metallica che vibra utilizzando gli ultrasuoni. Il passaggio dell’ablatore permette di rimuovere il tartaro dalle superfici dentali, soprattutto da quelle normalmente non raggiungibili con l’igiene quotidiana. Successivamente, utilizzando uno spazzolino rotante si distribuisce sui denti un’apposita pasta a base di fluoro che consente di lucidare eventuali asperità dello strato di smalto.
Il trattamento non è particolarmente doloroso, anche se può essere percepito come fastidioso se la condizione dei denti non è ottimale.
La prevenzione dei problemi dentaliOltre a una costante attività di igiene orale domiciliare, che utilizzi
spazzolino,
dentifricio e
filo interdentale, è importante fare la
visita odontoiatrica di controllo almeno una o due volte all’anno. Durante la visita l’odontoiatra avrà modo di valutare lo stato di salute dei denti e verificare se ci sono carie, placca, tartaro, infezioni batteriche, infiammazioni delle gengive o, in casi più gravi, parodontiti. La visita odontoiatrica dovrebbe partire già intorno ai cinque, sei anni, così da poter valutare nel bambino anche la regolarità della crescita dentinale.
Le visite di controllo, infatti, permettono di evidenziare lo stato di salute della bocca e l’insorgere di patologie ai denti, alle gengive e in generale al cavo orale, e quindi poterle curare allo stato iniziale: ?intervenire per tempo evita di dover ricorrere a trattamenti molto più complessi, invasivi e costosi successivamente.
”