In un momento come questo tra coronavirus e influenza, anche un raffreddore fa paura. Ma una volta appurato che si tratta, fortunatamente, di un semplice raffreddore, ci si interroga su come curarlo in fretta. Magari con qualche rimedio naturale.
È una vitamina fondamentale perché rafforza il sistema immunitario
Da sempre, ad esempio, si ritiene che assumere
vitamina C sia utile per guarire dal raffreddore. Ma il famoso “
rimedio della nonna” è davvero efficacie? Cioè agrumi e compagnia bella hanno davvero un ruolo chiave per contrastare il raffreddore?
La risposta è no. A confermarlo è
Federico Leone, otorinolaringoiatra di Humanitas San Pio X, che in un articolo di Humanitas Salute, spiga:«
Non discutiamo affatto la sua importanza: tuttavia, la notizia assai diffusa che la vitamina C “curi” il raffreddore è priva di fondamento. La vitamina C non ha alcuna
proprietà terapeutica nella cura dei sintomi influenzali e non può essere di alcun aiuto nella prevenzione o nel trattamento di un raffreddore; possiede al massimo un ruolo coadiuvante nell’abbreviare l’episodio influenzale (proprio per la sua azione antiossidante e immunostimolante), ma bisogna stare attenti a non abusarne. L’eccessiva assunzione di vitamina C, infatti, può portare, nei casi più gravi, all’
ipervitaminosi C, caratterizzata da disturbi ai reni (calcoli, accumulo di ferro), allo
stomaco (gastriti) e all’apparato digerente in generale (diarrea, nausea, vomito, crampi). La vitamina C, o acido ascorbico, è una vitamina idrosolubile e non può essere accumulata nell’organismo, ma deve essere assunta con continuità attraverso l’alimentazione. È una vitamina fondamentale perché rafforza il
sistema immunitario, ostacola la sintesi delle sostanze cancerogene (in particolare nello stomaco) e quindi contribuisce alla prevenzione dell’insorgenza dei tumori. Ha anche un’importante azione antiossidante e di contrasto dei radicali liberi».