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Latte ovino per gli intolleranti al lattosio Consumo utile per l'apporto di calcio

22 febbraio 2019 | 10:49

Latte ovino per gli intolleranti al lattosio Consumo utile per l'apporto di calcio

22 febbraio 2019 | 10:49

Il latto ovino, con il quale si produce il pecorino, è un’ottima soluzione per chi è intollerante al lattosio. Una soluzione che consente di assumere latte e di apportare all’organismo quantità di calcio indispensabili.

Ad entrare nel merito della questione è Massimo Varenna, a capo della Struttura Semplice di S.S. Osteoporosi e Malattie Metaboliche dell’Asst Gaetano Pini-Cto e membro del consiglio direttivo della Società italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (Siomms): «Dopo aver eseguito il breath test - spiega - qualora si avesse la conferma di un’intolleranza al lattosio, a differenza di quanto si dice, non bisogna rinunciare ai latticini, ma è necessario prediligere latte senza lattosio o altri latticini che ne contengano una quantità limitata, come appunto il pecorino romano molto stagionato».

(Latte ovino per gli intolleranti al lattosio Consumo utile per l'apporto di calcio)

Un consumo di calcio insufficiente poi, ricorda Varenna, è tra le cause dell’osteoporosi, insieme con fattori ormonali, metabolici e all’utilizzo di farmaci: «Il latte e i latticini sono i cibi più ricchi di calcio, facilmente assorbibile dal nostro organismo, ecco perché noi specialisti ne consigliamo l’assunzione anche da adulti. Non è vero infatti che solo i bambini sono in grado di digerire il latte ed è totalmente falso che il latte, e gli altri latticini, acidificando il sangue, provochino l’osteoporosi. Nessun alimento infatti è in grado di modificare il pH del nostro sangue».

Altro falso mito di cui è vittima il consumo di latte negli adulti è che provochi i calcoli renali, ma «la formazione di calcoli di ossalato di calcio, al contrario, può essere dovuta a una dieta troppo povera di calcio con conseguente aumento dell’assorbimento intestinale di ossalati e una maggior probabilità di formazione di calcoli». Altra “fake news” è che il consumo di latte aumenti il peso corporeo: «Basta prediligere latticini con pochi grassi - commenta Varenna - se si vuole controllare il peso corporeo. Lo stesso vale per ridurre il rischio cardiovascolare e l’ipertensione, patologie per le quali il consumo di latte e derivati possiede probabilmente un effetto protettivo».

Infine, il latte non favorisce lo sviluppo di tumori: «In diversi studi scientifici - dice il dottore - non è stata evidenziata nessuna associazione tra il consumo di latte e l’incidenza di tumori. Al contrario, un consumo di almeno 200 grammi al giorno di latte sembra associato a una lieve riduzione del tumore del colon retto».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
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