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La carenza di vitamina B12 nel sangue provoca fatica, capogiri e pallore

 
13 gennaio 2018 | 15:17

La carenza di vitamina B12 nel sangue provoca fatica, capogiri e pallore

13 gennaio 2018 | 15:17
 

L'anemia non è causata solo ed esclusivamente dalla mancanza di ferro, ma può essere dovuta anche alla mancanza di altri micronutrienti, tra i quali la vitamina B12.

Questo particolare nutriente, quando manca, può causare due forme di anemia, quella megaloblastica e quella perniciosa. A spiegare in quali casi e in presenza di quali sintomi si può sospettare la carenza di vitamina B12 è Barbara Sarina, ematologo di Humanitas, in un articolo qui di seguito riportato integralmente, tratto da Humanitasalute.

(La carenza di vitamina B12 nel sangue provoca fatica, capogiri e pallore)


La cobalamina
Questa vitamina del gruppo B è nota come cobalamina. È una vitamina idrosolubile il cui apporto  deriva principalmente dal consumo di pesce, uova, carne, sia rossa che bianca, prodotti derivati dal latte, ma anche da cereali e bevande addizionati con questo micronutriente e, naturalmente, dall’assunzione di supplementi.

Alla luce dei prodotti alimentari che contengono cobalamina è intuibile come siano le diete vegane o quelle vegetariane più rigide i regimi alimentari in cui è maggiore il rischio di andare incontro a deficit. Per queste diete potrebbe aver senso procedere a una sorta di screening per valutare i livelli di B12: «Credo che lo screening - aggiunge la dottoressa Sarina - abbia un significato solo per coloro che attuano una dieta strettamente vegana/vegetariana in quanto, in assenza di assunzione di vitamina B12, le scorte vengono deplete dopo circa 5 anni. I soggetti a maggior rischio sono quelli che seguono diete senza alimenti di derivazione animale e/o soggetti con malnutrizioni (ad esempio anoressia)».

I sintomi
La vitamina B12 è una vitamina essenziale per l’organismo. In primo luogo è fondamentale per l’efficienza della funzione neurologica, per la produzione di globuli rossi e la sintesi del Dna. Viene assorbita nel tratto finale dell’intestino assieme al fattore intrinseco, una molecola prodotta dalle cellule della mucosa dello stomaco.

Per il ruolo svolto dalla vitamina B12 nella produzione dei globuli rossi è chiaro come una sua carenza possa essere alla base dell’anemia, quella condizione caratterizzata dalla presenza di un numero insufficiente di globuli rossi.

La carenza di cobalamina può, ad esempio, essere segnalata da sintomi come la fatica, quella sensazione di leggero capogiro quando ci si alza in piedi o si è sotto sforzo, la difficoltà respiratoria, in particolare durante l’attività fisica, l’inappetenza, il pallore, l’alterazione della regolarità intestinale. Se questa condizione persiste per un lungo periodo si possono manifestare sintomi dovuti a danno neurologico come l’intorpidimento di mani e piedi e la perdita dell’equilibrio. Tipico della carenza di vitamina B12 è la macroglossia, cioè un aumento della dimensione della lingua.

Perché si diventa anemici
Sia l’anemia megaloblastica che quella perniciosa possono dunque essere dovute a carenza di vitamina B12: «L’anemia megaloblastica - spiega l'esperta  - è un anemia caratterizzata da aumento della dimensione dei globuli rossi e può essere dovuta a carenza di vitamina B12 o acido folico».

«Le cause che possono portare a carenza della vitamina B 12 - continua la specialista - sono molteplici».

Le cause
Insufficiente apporto: dieta strettamente vegetale
Carenza di fattore intrinseco (FI): anemia perniciosa (Anticorpi anti FI nel 60% casi, anti cellule parietali stomaco nel 90% casi); gastrectomia totale/subtotale; gastrite atrofica del moncone
Malassorbimento intestinale: diverticolosi del tenue, ansa cieca, parassitosi intestinale, sprue tropicale, ileite, fistole ileo-coliche, resezione ileale (malattia di Crohn).

«L’anemia perniciosa - conclude la specialista - è un’anemia megaloblastica in cui si ha alterato assorbimento di vitamina B12 per la presenza di anticorpi anti-fattore  intrinseco o contro le cellule parietali gastriche. È presente una predisposizione genetica ed è a tutti gli effetti una patologia autoimmune. Le anemie megaloblastiche da deficit di vitamina B12 vengono dette perniciosiformi e per definizione non sono auto-immuni».

Il trattamento
La correzione dell’anemia dipende dalla causa della carenza di cobalamina. Lo scopo del trattamento è quello di adeguare i livelli di vitamina B12 al fabbisogno. Per questo il trattamento può essere eseguito con l’assunzione di vitamina B12 per via orale o per via intramuscolare. Naturalmente il medico che avrà in cura il paziente potrà raccomandare di seguire una dieta bilanciata.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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