Tenere una postura corretta, soprattutto sul posto di lavoro, è un consiglio che i medici danno a ripetizione. Se fino ad ora però ci si è sempre concentrati sui dolori che possono derivare da una posizione scorretta, davanti al pc ad esempio, ora si scopre anche che lavorare in modo scomposto crea problemi anche alla produttività. A parlarne, in un articolo pubblicato su Humanitasalute che qui riportiamo integralmente, sono gli specialisti del Centro chiropratica di Humanitas Gavazzeni Bergamo.
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La ricerca ha ripetutamente dimostrato che una corretta posizione ergonomica in ufficio è in grado di migliorare la produttività dei lavoratori e favorire una buona salute. Un recente sondaggio ha stabilito che l’86% degli impiegati è scomodo nella propria postazione di lavoro. Partendo da queste due considerazioni è importante intervenire sul proprio posto di lavoro con alcuni cambiamenti ergonomici che permettano di raccogliere i benefici di una migliore postura: meno dolore e disagio e dunque migliore produttività.
È importante sedersi mantenendo la schiena bella dritta e guardare davanti a sé: sistemando l’altezza dello schermo del computer è possibile cambiare la postura in un istante. La parte centrale dello schermo del computer dovrebbe essere all’altezza degli occhi, cosicché sia possibile guardare avanti in modo più naturale, evitando di rivolgere lo sguardo verso il basso. Quando la postura della testa è troppo in avanti il corpo utilizza la maggior parte dell’energia per evitare le cadute. Ogni 2,5 cm in più di inclinazione della testa in avanti raddoppiano il peso della testa sul collo provocando stanchezza, mal di testa e un anormale e ridotto flusso di ossigeno, glucosio e altri nutrienti che sono importanti per il cervello.
Gli angoli da mantenere quando si è seduti sono: 90 gradi tra le gambe e il torso (tenendo le ginocchia leggermente più basse delle anche) e gomiti tenuti vicini al corpo e anch’essi a 90 gradi. Quando i nervi discendono dal cervello, passano attraverso un canale osseo formato dalle vertebre. Se queste non sono perfettamente allineate, può accadere che i nervi si irritino, si comprimano o si stirino, causando sintomi quali: dolore al collo o le spalle e formicolio nelle braccia.
È importante sottoporsi a una valutazione della postura almeno una volta all’anno, per verificare la presenza di eventuali deficit posturali: oltre a “vivere” in uno spazio di lavoro ben progettato e a mantenere una corretta postura sul luogo di lavoro, non bisogna sottovalutare il valore di avere la propria situazione valutata da un esperto.
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