Quante volte, finita la doccia, le madri comandano ai figli di asciugarsi i capelli prima di uscire di casa, rischiando mal di collo o cervicale? Uno stereotipo che ormai si è ben radicato nella mentalità di tutti, o quasi, ma che in realtà andrebbe debellato. La relazione tra capelli bagnati e cervicale non è così netta, e a spiegarlo è la dottoressa Lara Castagnetti, specialista in medicina fisica e riabilitativa, in un articolo tratto per intero da Humanitasalute e qui di seguito riportato.
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In molti credono che uscire con i capelli bagnati faccia venire il mal di collo o cervicale. L’abbiamo chiesto alla nostra esperta, la dottoressa Lara Castagnetti. «Falso. “Non uscire con i capelli bagnati che ti viene la cervicale” è la raccomandazione di mamme e nonne che, così dicendo, vorrebbero proteggere figli e nipoti dai sintomi della cervicale. Quello che le nostre mamme e nonne non sanno è che la “cervicale” o cervicalgia non viene come il raffreddore. Infatti, se una persona è in salute e non soffre di stress o di disturbi come ernie discali, può stare al sicuro e uscire anche con i capelli bagnati».
«Ma se una persona - prosegue la specialista - ha l’artrosi o presenta già delle contratture muscolari, situazioni di stress, uno sbalzo di temperatura, un colpo d’aria o anche il tempo che cambia possono accentuare una situazione già presente che si manifesta con la cervicalgia. Oggi, anche la tecnologia può essere causa dell’insorgere del dolore tipico del collo: posture errate a capo chino e spalle ricurve su smartphone e tablet tendono a irrigidire i muscoli delle spalle, nella zona cervicale, che si contraggono e sono tenuti “in alto” per tanto tempo. Si tratta di una postura frequente nei giovani e nei ragazzi: la cefalea che si manifesta è dovuta proprio alla contrattura muscolare di collo e spalle».
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