Una corretta postura a tavola non serve solo per salvaguardare la schiena, al contrario essa è determinante per garantire il corretto funzionamento a lungo termine degli organi dell'apparato digerente. Una postura infatti scorretta provocherebbe una tensione, andando a nuocere la fisiologica motilità del tratto gastrointestinale. Dettagli su come stare a tavola e, nel caso peggio, su come combattere queste problematiche quando riscontrate, sono forniti da Beatrice Salvioli, gastroenterologa dell’ospedale Humanitas, in un commento, qui riportato, tratto da Humanitasalute.
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“Siediti composto” dicevano le nonne. E avevano ragione perché una postura scorretta a tavola può influenzare anche la digestione. Quello che le nonne non sapevano è che una postura scorretta, cioè una postura piegata in avanti che comprime il diaframma che quindi preme su stomaco e polmoni, può influenzare non solo la salute della schiena e la respirazione ma anche la funzionalità dell’apparato digerente rendendo difficile la digestione.
Questo perché i disallineamenti di parti del nostro corpo provocati da una postura scorretta, come nel caso di scoliosi o cifosi, cioè la gobba, possono creare tensioni sia fisiche che fisiologiche non solo agli organi interessati, come schiena o collo per esempio, ma anche a quelli viscerali come il tratto gastrointestinale causandone la perdita della fisiologica motilità. Per favorire la digestione, la postura corretta a tavola dovrebbe essere con la schiena dritta, se possibile con un cuscino che sostenga la parte lombare della schiena, in modo da evitare la compressione del diaframma e lasciare lo stomaco libero da pressioni.
Infatti, chi soffre di scoliosi o cifosi, per esempio, ha spesso problemi all’apparato intestinale e di digestione. Non solo la digestione quindi ma la postura scorretta può avere ripercussioni anche su altri organi e, nei casi in cui ci sia anche uno scorretto posizionamento del bacino possono manifestarsi problematiche di tipo urologico e ginecologico.
In caso di disturbi della digestione determinati da postura scorretta può essere utile rivolgersi e affidarsi ad un terapista osteopata che tratti le zone interessate, sbloccandole e rispristinando l’equilibrio perduto. Nella fase di intervallo fra una seduta e l’altra è imprescindibile seguire un protocollo di ginnastica posturale per mantenere in asse il corpo e per rinforzare le fasce muscolari più deboli.
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