Esiste un animale inseparabile dall’essere umano, ma non si tratta del cane. Gli acari nascono, crescono e muoiono sulla nostra pelle. Presenti fin dalla nostra nascita, sono prevalentemente innocui, ma possono provocare un disturbo cutaneo, la cosiddetta acne rosacea demodettica, che colpisce gli adulti tra i 40 e i 50 anni. Riportiamo di seguito il commento di Marcello Monti, responsabile di dermatologia in Humanitas e docente di dermatologia all’università di Milano, tratto interamente da Humanitasalute.it.
“
Acari della pelle, impariamo a conoscerli. Sono il Demodecio dei follicoli e il Demodex brevis, acari che vivono, si moltiplicano e muoiono sulla pelle del viso. Ma non c’è da preoccuparsi: la loro presenza non è un pericolo per la salute. Dunque forse è giunto il momento di rivedere l’adagio popolare secondo cui il cane è il migliore amico dell’uomo. O meglio, non è il solo a non separarsi mai dall’uomo: ci sono anche gli acari della pelle, che vivono quasi in simbiosi con lui.
Ma gli acari della pelle sono visibili? La lente di un microscopio può facilmente rilevare la presenza dei primi all’interno dei pori e dei follicoli piliferi; i secondi, invece, si trovano più in profondità, nelle ghiandole sebacee responsabili della secrezione del sebo, il liquido grasso che idrata e protegge la pelle. Il Demodecio dei follicoli misura tra 0,1 e 0,4 millimetri e ha otto zampe, come i ragni. In media ogni viso ne può ospitare da alcune centinaia a migliaia ma è possibile che questi acari dimorino anche altrove.
Dove si trovano gli acari della pelle?
«Sono microorganismi che vivono nei dotti escretori delle ghiandole sebacee quindi sul viso e in testa, un po’ meno in altre zone, come su petto o arti superiori e inferiori, ma non sulle piante dei piedi», spiega il professor Marcello Monti. «Fanno la loro comparsa quasi immediatamente dopo la nascita - aggiunge - nell’arco di pochi mesi: decisivo è il primo contatto con la pelle della mamma. Pertanto è possibile scambiare questi acari della pelle entrando in contatto gli altri, anche perché sono presenti in tutta la popolazione».
Contro l’acne rosacea bene creme a base di zolfo
Ma cosa fanno questi acari? Tutto il loro ciclo vitale si esaurisce sulla pelle: quando muoiono è come se esplodessero, rilasciando quanto raccolto nella loro vita, ovvero tossine e batteri. Di cosa si nutrano non è del tutto chiaro: per alcuni proprio dei batteri che vivono sulla pelle, per altri delle cellule morte o del sebo stesso.
In ogni caso gli acari della pelle non rappresentano un pericolo per l’uomo, se non per un solo disturbo cutaneo: «In pochi soggetti questi acari sono responsabili dell’acne rosacea demodettica. Sono soggetti adulti di entrambi i sessi, tra i 40 e i 50 anni, sul cui volto compaiono improvvisamente delle pustole. Queste si concentrano in particolare su naso, guance e parte centrale della fronte, circondate da arrossamenti e infiammazioni. Alla base c’è una proliferazione di acari della pelle scatenata da motivi non conosciuti», dice il professor Monti. Come trattare questo disturbo? «Non ci sono rimedi efficaci del tutto proprio perché le cause sono ignote ma si possono utilizzare delle creme solfosaliciliche, come facciamo qui in Humanitas. Lo zolfo è infatti un potente acaricida e queste creme assicurano la guarigione nel giro di pochi mesi», conclude lo specialista.
”