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Essere magro ma con la pancia alza il rischio di malattie cardiovascolari

Avere la pancia nonostante il resto della corporatura sia magra indica che i livelli di insulina nel sangue sono alti e che il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari è più alto rispetto a quello di chi è obeso

 
09 dicembre 2015 | 11:37

Essere magro ma con la pancia alza il rischio di malattie cardiovascolari

Avere la pancia nonostante il resto della corporatura sia magra indica che i livelli di insulina nel sangue sono alti e che il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari è più alto rispetto a quello di chi è obeso

09 dicembre 2015 | 11:37
 

Avere una corporatura magra, ma con la pancia è molto più pericoloso che soffrire di obesità. Un rotondità eccessiva nella zona centrale del nostro corpo può significare che i livelli di insulina nel sangue sono più alti del dovuto. Di conseguenza soggetti che mostrano questo sintomo sono più a rischio di sviluppare malattie cardiovascolari. Ne parla Giuseppe Marinari, responsabile di chirurgia bariatrica dell’ospedale Humanitas, di cui riportiamo il commento insieme all'approfondimento tratto per intero da Humanitasalute.it.




Avere la pancia è più pericoloso dell’obesità? Chi ha un peso nella norma ma ha una pancia grossa rischia di più di chi è obeso. È la conclusione di uno studio condotto da diversi centri di ricerca tra cui la Mayo Clinic di Rochester (Stati Uniti) e pubblicato sulla rivista Annals of Internal Medicine. I ricercatori hanno valutato il rischio di mortalità generale e per eventi cardiovascolari avversi nelle persone con Indice di massa corporea (Imc) normale e grasso addominale. Lo studio è stato condotto su oltre 15mila persone fra i 18 e i 90 anni seguite in media per un periodo di 14 anni.

Chi aveva la pancia rischiava di più di chi era obeso
Oltre all’Indice di massa corporea è stato valutato anche il loro “rapporto vita-fianchi” (la circonferenza della vita diviso quella dei fianchi), una misura della quantità di grasso che si concentra sull’addome. Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità la soglia d’allarme è di almeno 0,85 cm per le donne e 0,90 per gli uomini. È questa la misura della cosiddetta “obesità centrale”.
I risultati del monitoraggio parlano chiaro: tanto gli uomini quanto le donne normopeso ma con “obesità centrale” avevano maggiori probabilità di morire per un evento cardiovascolare avverso rispetto a chi presentava lo stesso Imc ma senza una significativa presenza di grasso addominale. Non solo: negli uomini il rischio di mortalità era il doppio di chi era semplicemente obeso o sovrappeso alla luce del solo Indice di massa corporea, con il grasso distribuito su tutto il corpo.

Non solo obesi e sovrappeso: perché anche chi è magro con la pancia deve stare attento alla salute? È importante la distribuzione del grasso?
«La distribuzione del tessuto adiposo è fondamentale perché la sede intra-addominale è noto da anni che aumenti il rischio di malattie cardiovascolari. Inizialmente, diciamo circa 35¬-40 anni fa, emerse questo dato statistico senza che se ne capisse davvero il perché: successivamente, alla fine degli anni ’80, si capì che l’aumento di grasso endoaddominale è il primo passo per l’iperinsulinemia, cioè i livelli di insulina circolante più alti del normale», spiega il dottor Giuseppe Marinari, responsabile di Chirurgia bariatrica dell’ospedale Humanitas.

Cosa rischia chi presenta una significativa quantità di grasso addominale?
«L’iperinsulinemia è causa di diabete, ipertensione arteriosa, malattia cardiovascolare in genere e di alcuni tipi di tumore».
Dieta sana ed esercizio fisico anche per chi ha un peso normale ma con la pancia? «Sì certo, soprattutto una attività fisica programmata e quotidiana ha l’effetto di abbassare i livelli di insulina circolante; esistono anche delle armi farmacologiche, sapendo tuttavia che i danni dell’iperinsulinemia sono progressivi: se non si elimina la causa dell’iperinsulinemia la malattia progredisce rendendo inutile ogni approccio farmacologico».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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