Fumare sigarette fa male a tutti, a qualsiasi età, e gli effetti negativi sulla salute non risparmiano nessuno. Eppure si dice che nelle donne il fumo faccia più danni rispetto agli uomini. Ma sarà vero? Ne ha parlato Licia Siracusano, coordinatrice del Centro Antifumo di Humanitas, in un articolo apparso su Humanitasalute, che vi riproponiamo di seguito.
L'età della prima sigaretta si sta abbassando tra le donne
“VEROAl contrario degli uomini,
le donne tabagiste sono in forte aumento in tutti i Paesi, compresi quelli in via di sviluppo, anche grazie a campagne marketing apposite, alla crescente emancipazione e alla conseguente capacità di acquisto femminile.
Secondo numerosi studi, le donne sono maggiormente suscettibili ai
danni provocati dalla sigaretta e di sviluppare malattie correlate al tabagismo. Il motivo non è stato ancora messo a fuoco, ma certamente le dimensioni inferiori del corpo femminile rispetto a quello maschile e la presenza di estrogeni hanno un ruolo nel determinare questa disparità. In particolare,
le ragazze cominciano a fumare sempre più presto, già prima dei 15 anni, quando la capacità polmonare non è ancora del tutto sviluppata. Inoltre, molte donne fumano – anche – per tenere sotto controllo il peso corporeo, e di conseguenza non smettono per paura di ingrassare. Qualunque sia il motivo, a parità di consumo di tabacco, è stato dimostrato che le donne hanno maggior probabilità di sviluppare tumori del polmone, ma anche patologie ostruttive del sistema respiratorio e osteoporosi. Ancora,
il fumo di sigaretta è strettamente legato al tumore del collo dell’utero: molti studi hanno dimostrato che il rischio di svilupparlo aumenta fino a 4 volte nelle donne fumatrici rispetto alle non fumatrici
. Le donne che fumano, inoltre soffrono maggiormente di disturbi ormonali: tendono ad avere maggiori disturbi legati al ciclo mestruale, poiché subiscono un calo di estrogeni, e rischiano di andare anticipatamente in menopausa.
”