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Il legame tra meditazione e cibo: che cos'è il Mindful Eating

È un nuovo approccio al cibo, una nuova consapevolezza nel nutrire il proprio corpo. Questo permette di distinguere tra la fame vera e la fame di “altro”. Primo passo: Mangiare lentamente, masticando bene.

 
20 novembre 2020 | 10:16

Il legame tra meditazione e cibo: che cos'è il Mindful Eating

È un nuovo approccio al cibo, una nuova consapevolezza nel nutrire il proprio corpo. Questo permette di distinguere tra la fame vera e la fame di “altro”. Primo passo: Mangiare lentamente, masticando bene.

20 novembre 2020 | 10:16
 

Alla meditazione oggi si aggiunge il Mindful Eating come rimedio per superare questo momento difficile, soprattutto per chi è costretto al lockdown.

La pratica della meditazione può aiutare a vivere con maggiore consapevolezza anche il momento dei pasti - Il legame tra meditazione e cibo: che cos'è il Mindful Eating

La pratica della meditazione può aiutare a vivere con maggiore consapevolezza anche il momento dei pasti

Dedicare il tempo libero ad attività produttive e utili quando si è costretti in casa è un buon modo per rientrare in contatto con noi stessi e per mettere a frutto al meglio il nostro tempo, scoprendo anche nuove pratiche di benessere e distogliendo l'attenzione dai problemi più immediati.

Il California Prune Board - consorzio che riunisce 800 coltivatori e 28 confezionatori di prugne provenienti dalla California - ha individuato i quattro step fondamentali per il benessere quotidiano da realizzare a casa tra meditazione e mindful eating grazie alla collaborazione con Daniel Lumera, sociobiologo ed esperto internazionale di meditazione, e Annamaria Acquaviva, dietista nutrizionista per il Board in Italia.

1 - Mangia consapevolmente
Mangiare lentamente, masticando bene, favorisce la buona digestione e il senso di sazietà che è fondamentale nell’approccio alla dieta: lo percepiamo, infatti, solo dopo 20 minuti dall’inizio della masticazione. Se mangiamo in fretta, quindi, mangeremo più del necessario, senza gustare il cibo ma incrementando il peso corporeo, inghiottendo aria e rendendo difficile la digestione.

La pratica della meditazione può aiutare a vivere con maggiore consapevolezza anche il momento dei pasti, praticando quello che viene definito il “mindful eating”.

«La pratica del mindful eating consiste in un nuovo approccio al cibo, una nuova consapevolezza nel nutrire il proprio corpo. Questo ci permette di distinguere tra la fame vera e la fame di “altro”. Ecco perché nella scelta del cibo è bene preferire alimenti sazianti, che ci aiutano a tenere sotto controllo l’appetito. Diversi studi scientifici hanno dimostrato come il consumo di Prugne della California, all’interno di una dieta sana e bilanciata, non crea problemi al controllo del peso, ma favorisce la sazietà, grazie al basso indice glicemico di 29 all’alto contenuto in fibre (7,1/100 g) che contribuisce al mantenimento in buona salute del sistema digestivo, delle ossa e del sistema immunitario», spiega Annamaria Acquaviva.

2 - Impara a meditare, a partire dal tuo respiro
La meditazione insegna a essere più consapevoli delle emozioni che si vivono e a godere dei momenti che si trascorrono con sé stessi o con i propri cari. Focalizzarsi su ogni istante e valorizzare “il qui e ora” favorisce anche il controllo dello stress.

Imparare a meditare concentrandosi sul respiro svuotando la mente dai pensieri più superflui, è il modo più efficace per iniziare a coltivare la propria consapevolezza.

Quando si medita e si focalizza tutta l’attenzione sul proprio respiro si costringe la propria mente al presente, poiché il respiro può esistere solo nel momento attuale. Con la pratica ripetuta, questa semplice tecnica contribuirà a rafforzare la propria consapevolezza.

3 - Controlla la tua postura
Per un giorno intero, provare ad essere costantemente consapevole della postura che si adotta aiuta il raggiungimento del benessere personale.

Che si sia seduti, sdraiati o in piedi, concentrare tutta la propria attenzione verso il proprio corpo ha un effetto immediato nel ripristinare la propria coscienza del presente.

Lo scopo è semplicemente essere consapevoli delle sensazioni che il corpo sta avvertendo qui e ora – la pressione della sedia, il pavimento sotto i piedi o una leggera brezza sulle braccia.

4 - Guarda, ascolta, senti – La Meditazione Della Gentilezza
Dopo i primi esercizi introduttivi per respirazione e postura, praticare un semplice esercizio di meditazione come la “Meditazione della Gentilezza” di Daniel Lumera aiuta a sciogliere le tensioni, staccare dal mondo esterno e ridurre stress e preoccupazioni.

«La meditazione è una forma di nutrimento rigenerativo per il corpo, le emozioni, la sfera mentale ed esistenziale. Possiamo considerare la meditazione a tutti gli effetti come un integratore della nostra dieta biologica, emozionale e mentale perché ha un profondo impatto sul rallentamento dei processi di invecchiamento (radicali liberi, morte cellulare, infiammazione), così come sul tono dell’umore e sulla chiarezza e presenza mentale. La Meditazione della Gentilezza rappresenta un allenamento biologico, emozionale, mentale ai sentimenti di reciprocità, unione e cooperazione che abbassano livello di stress, di conflittualità permettendoci di sviluppare una mente quiete e concentrata, di migliorare la nostra salute psicofisica, ristabilire un equilibrio emozionale e sviluppare relazioni sane e consapevoli», spiega Daniel Lumera.

Non resta che iniziare a integrare questi quattro piccoli esercizi di consapevolezza nelle giornate casalinghe, riscoprendo man mano quanto il presente sia gradevole e quanto la mente diventi più attiva e vigile, regalando una nuova sensazione di benessere.

La meditazione della gentilezza
Dopo i primi esercizi introduttivi per respirazione e postura, è possibile iniziare a praticare un semplice esercizio di meditazione, la “Meditazione della Gentilezza”. Si può svolgere tranquillamente in casa, regalandosi un momento di benessere. È possibile scegliere un momento della giornata in cui vogliamo dedicarci a noi stessi o abbiamo bisogno di staccare dal mondo esterno, per ridurre stress o preoccupazioni. Bastano 15 - 20 minuti per una sessione meditativa suddivisa in quattro passaggi fondamentali:

  1. Fare un profondo respiro, mettere la colonna vertebrale eretta, chiudere gli occhi. Lentamente, con gentilezza, appoggiare le mani sul cuore e portare l’attenzione al contatto e alla sensazione che le mani consentono di sentire con questo contatto, come se fossero le mani di una persona cara. Portare tutta l’attenzione al cuore, al suo ritmo. Fare un sorriso al proprio cuore, dedicandogli quest’atto di gentilezza.
  2. Chiamare davanti a sé una persona che si ama. Mantenendo gli occhi chiusi, guardarla avvicinarsi e condividere con lei questo istante al di là del tempo o dello spazio, ringraziandola per la sua presenza nella propria vita, farle un leggero inchino – un atto di gentilezza per ringraziarla. Inspirare profondamente ed espirando dalla bocca, aprire le mani e proiettare la luce del proprio cuore verso la persona, augurandole sinceramente il bene e la sua più profonda realizzazione. Lentamente appoggiare le mani di nuovo sul proprio cuore e guardandola pronunciare le seguenti parole: “perdono e libero per sempre tutto ciò che è stato nello spazio e nel tempo. Sono libero e felice, grazie. Io ti libero” Soffiare e lasciala andare la persona e ringraziala, inchinandosi leggermente.
  3. Ripetere lo stesso esercizio pensando prima a una persona neutra che si conosce, poi ad una persona negativa o che non piace.
  4. Lentamente riportare per l’ultima volta le proprie mani sul cuore e dedicare un pensiero alle persone amate, pensando ai doni ricevuti dalla vita. Portare tutta propria attenzione al respiro che è lento, naturale, profondo, gentile, rilassato. Inspirando accogliendo la vita in sé, e ad ogni espirazione lasciare andare ogni peso, ogni vincolo, ogni dolore. Per l’ultima volta inspirare ed accendere un sole nel proprio cuore che irradia luce della gentilezza, aprendo le mani espira dalla bocca ed espandi questa luce nel luogo in cui sei.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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