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Un adulto italiano su dieci è obeso. Ma le diete fai da te non sono la soluzione

A riferirlo un allarmante rapporto dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni, che aggiunge come il 33,7% abbia dichiarato di non praticare sport o attività fisica nel tempo libero (30,3% degli uomini e 36,9% delle donne). Dati preoccupanti che si riflettono poi sulla salute e sull'umore delle persone (anche sui giovani)

21 giugno 2023 | 19:00
Un adulto italiano su dieci è obeso. Ma le diete fai da te non sono la soluzione
Un adulto italiano su dieci è obeso. Ma le diete fai da te non sono la soluzione

Un adulto italiano su dieci è obeso. Ma le diete fai da te non sono la soluzione

A riferirlo un allarmante rapporto dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni, che aggiunge come il 33,7% abbia dichiarato di non praticare sport o attività fisica nel tempo libero (30,3% degli uomini e 36,9% delle donne). Dati preoccupanti che si riflettono poi sulla salute e sull'umore delle persone (anche sui giovani)

21 giugno 2023 | 19:00
 

Disinformazione è spesso sinonimo di disinteresse: se l’82% della popolazione italiana non conosce il significato di obesità, diventa logico pensare come una grande fetta di questi, dati alla mano, sia obeso e non ne sia minimamente a conoscenza. E infatti, il 12% della popolazione, quasi sei milioni di adulti, è obesa e, complessivamente, il 46,2% di chi ha più di 18 anni è in eccesso ponderale. Lo riferisce un allarmante rapporto dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni nell'ambito di Vihtali, spin-off dell'Università Cattolica, che aggiunge come il 33,7% abbia dichiarato di non praticare sport o attività fisica nel tempo libero (30,3% degli uomini e 36,9% delle donne). Inoltre, preoccupano, e non poco, anche le nuove generazioni. Ma soprattutto le diete fai da te, quelle "miracolose", diventate ormai dei trend importati dall'estero che, però, finiscono solamente per minare la nostra salute - fortemente influenzata di per sé dalla depressione, in continuo aumento tra la popolazione italiana.

La sedentarietà in Italia è dilagante anche tra i più giovani

E le previsioni per il futuro sono tutt’altro che positive. La sedentarietà, infatti, è dilagante anche tra i più giovani: basti pensare che tra il 2020 e il 2021 (periodo di lockdown e restrizioni a causa della pandemia) c’è stato un forte decremento della pratica sportiva tra i bambini e adolescenti di età 3-17 anni. In queste classi di età tra il 2020 e il 2021 si è osservato un vero e proprio crollo della pratica sportiva specialmente di tipo continuativo, diminuita di circa 15 punti percentuali (dal 51,3% al 36,2%). Non a caso circa il 70% dei piccoli italiani passano almeno due ore al giorno guardando la tv o tablet, pc e cellulari, secondi solo dietro San Marino.

Ricordando, poi, che Italia il 42% dei bambini tra i 5 e i 9 anni è obeso o in sovrappeso, con un risultato che è il peggiore dell’Unione Europea, dove la media è del 29,5%, e un impatto potenzialmente devastante sulla salute delle giovani generazioni. Una situazione che ha aggravato un fenomeno allarmante poiché i numeri evidenziano come i problemi di peso interessino nel nostro Paese proprio i giovani con una situazione preoccupante anche tra i 10 e i 19 anni che registrano un percentuale di obesi o in sovrappeso del 34,2% rispetto al 24,9% degli adolescenti europei.

Un adulto italiano su dieci è obeso. Ma le diete fai da te non sono la soluzione

L'obesità è un grande problema che colpisce anche i bambini

Obesità, la Dieta mediterranea sempre più abbandonata dai più giovani

Proprio la sedentarietà e la conseguente diminuzione forzata dell’attività fisica e il maggior tempo passato in casa e davanti alla tv negli anni della pandemia si sono aggiunti all’adozione di modelli sbagliati di consumo all’interno dei nuclei familiari con il preoccupante abbandono dei principi della Dieta mediterranea. Basti pensare che ben sei adolescenti italiani su dieci non mangiano né frutta né verdura ogni giorno, secondo una recente analisi Coldiretti su dati Oms, aumentando così i rischi legati all’obesità e alle malattie ad essa collegate. E a preoccupare sono anche in Italia i 2,3 milioni di adolescenti che si trovano a fare i conti con i disturbi dell’alimentazione. Si tratta di patologie che si manifestano prevalentemente a partire dai 12 anni ma che negli ultimi tempi sono giunte ad interessare minori anche dagli 8 anni in su.

Obesità, le diete miracolose sono la soluzione?

Nonostante ogni anno arrivino da oltreoceano mode alimentari che portano molti italiani ad accantonare la dieta mediterranea in cambio di miracolosi programmi per dimagrire o in grado di regalare giovinezza eterna, è giusto rimarcare che queste non trovano conferme scientifiche sull'efficacia e che, anzi, siano solamente pericolose per il proprio fisico. Tra gli ultimi esempi giunti alle cronache, quello del cantante portoricano Ricky Martin, che a 51 anni vanta ancora un fisico giovanile e addominali scolpiti, grazie una alimentazione controllata e a una costante attività sportiva, come ha raccontato, in un’intervista a Vogue. Tra i suoi segreti di salute e bellezza ci sarebbe uno shot – un bicchiere da bere in un colpo solo - di limone, miele e aglio che il cantante assumerebbe al risveglio intorno alle 5.30/6 del mattino.

Un adulto italiano su dieci è obeso. Ma le diete fai da te non sono la soluzione

Il cantante Ricky Martin

Un drink salutare che aiuterebbe a rinforzare il sistema immunitario. Ma la lista dei personaggi famosi che osservano regimi alimentari originali e si proclamano adepti di un trend alimentare, è sempre molto lunga. «Si seguono le mode ma queste diete non solo fanno danni, ma finisce che si riprendono i chili persi con interessi da usurai - ha sottolinea il professor Giorgio Calabrese, specializzato in Scienza dell'Alimentazione. Ad esempio, seguendo le diete prive di carboidrati, quando non ne possiamo più torniamo alle vecchie abitudini, e poi riprendiamo i chili persi e anche di più. Sono diete squilibrate e fanno male alla salute e sono inutili. Hanno effetti momentanei e sono dannose».

Oltre che obesi, gli italiani sembrano sempre più depressi

Il report dell'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni, infine, riferisce come gli italiani infine sembrino sempre più depressi: a partire dagli anni 2011-2012, a livello nazionale il volume prescrittivo dei farmaci antidepressivi ha registrato inizialmente un lieve aumento, pari a +1,8% dal 2013 al 2016, mentre successivamente l'aumento è stato decisamente più significativo, con i valori che tra il 2017 ed il 2021 hanno registrato un +10,4%. E nel 2021 il consumo di farmaci antidepressivi è aumentato del ben 2,4% rispetto al 2020.

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