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Perché fa bene mangiare l'uva?

Ha un'azione antinfiammatoria e antiossidante. A trarne beneficio può essere innanzitutto il sistema cardiovascolare. Ma non solo; queste molecole potrebbero, difatti, contribuire anche a contrastare i tumori e l’invecchiamento

 
20 settembre 2023 | 07:30

Perché fa bene mangiare l'uva?

Ha un'azione antinfiammatoria e antiossidante. A trarne beneficio può essere innanzitutto il sistema cardiovascolare. Ma non solo; queste molecole potrebbero, difatti, contribuire anche a contrastare i tumori e l’invecchiamento

20 settembre 2023 | 07:30
 

Settembre è tempo di uva! Non solo in vendemmia. Anche a tavola è la protagonista assoluta. Scopriamone tutte le proprietà in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo.

Perché fa bene mangiare l'uva?

Che cos’è l’uva?

Si tratta del frutto della Vitis vinifera, la specie più coltivata della famiglia delle Vitaceae. Quest’ultima include delle piante originarie di diverse aree del pianeta.

Quali sono le proprietà nutrizionali dell’uva?

Cento g di uva apportano 61 calorie ripartite nel seguente modo:

  • 96% carboidrati
  • 3% proteine
  • 1% lipidi

Nello specifico, 100 g di uva apportano:

  • 80,3 g di acqua
  • circa 15,6 g di zuccheri solubili (quantità variabile a seconda della varietà, del clima e del grado di maturazione)
  • 1,5 g di fibra
  • 0,5 g di proteine
  • 0,1 g di lipidi

Fra i minerali e le vitamine, 100 g di uva apportano:

  • 192 g di potassio
  • 27 mg di calcio
  • 4 mg di fosforo
  • 1 mg di sodio
  • 0,4 mg di ferro
  • 0,27 mg di rame
  • 0,12 g di zinco
  • 6 mg di vitamina C
  • 0,4 mg di niacina
  • 0,03 mg di tiamina
  • 0,03 mg di riboflavina
  • 4 µg di vitamina A (retinolo equivalente)
    vitamina K

L’uva è inoltre una fonte di diversi fitonutrienti, fra cui sono inclusi favonoli (come quercetina e kempferolo), acidi fenolici (come l’acido caffeico), stilbeni (come il resveratrolo), flavanoli (ad esempio le catechine) e carotenoidi (beta-carotene, luteina e zeaxantina).

Quando non mangiare l’uva?

Potrebbe interagire con l’azione dei farmaci metabolizzati dal citocromo P450, degli anticoagulanti e degli antiaggreganti.

Stagionalità dell’uva

In Italia la sua stagione inizia ad agosto e termina a dicembre.

Possibili benefici e controindicazioni dell’uva

I nutrienti in essa presenti esercitano un’azione antinfiammatoria e antiossidante. A trarne beneficio può essere innanzitutto il sistema cardiovascolare. Ma non solo; queste molecole potrebbero, difatti, contribuire anche a contrastare i tumori e l’invecchiamento. L’uva presenta inoltre un basso indice glicemico e l’assunzione del suo succo, di suoi estratti o di suoi singoli fitonutrienti è stata associata ad un miglior controllo dell’insulina e ad una maggiore sensibilità all’azione di tale ormone. Infine, sembra che questo frutto possa anche produrre dei benefici a livello cognitivo e che alcuni dei suoi componenti siano dotati di proprietà antimicrobiche. Purtroppo, tuttavia, l’uva è uno dei frutti che viene più spesso contaminati da residui di pesticidi. Può altresì scatenare problemi come indigestione, fastidi allo stomaco e diarrea.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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