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Vitamina D, gli integratori sono sicuri. Ma attenzioni alle dosi

La produce il nostro corpo con l'esposizione al sole. In inverno bisogna reintegrarla attraverso dei supplementi perché la dieta ne garantisce solo il 20%. Attenzione alle dosi: meglio un consumo contenuto e regolare

 
29 dicembre 2021 | 07:30

Vitamina D, gli integratori sono sicuri. Ma attenzioni alle dosi

La produce il nostro corpo con l'esposizione al sole. In inverno bisogna reintegrarla attraverso dei supplementi perché la dieta ne garantisce solo il 20%. Attenzione alle dosi: meglio un consumo contenuto e regolare

29 dicembre 2021 | 07:30
 

Quanta vitamina D deve assumere un soggetto adulto per assicurarsi una vita sana? E un anziano? Meglio una somministrazione giornaliera o assumere una dose elevata mensilmente? E, soprattutto, la vitamina D è sicura? Sono alcune delle domande a cui Giancarlo Isaia, presidente dell'Accademia di medicina di Torino ha risposto durante una nuova puntata del format divulgativo MetaTalk, voluto da Metagenics Academy, in cui gli specialisti del settore approfondiscono i temi legati al mondo della micronutrizione.

Gli integratori di vitamina D sono sicuri, l'importante è evitare il fai da te e assumere dosi contenute e regolari Vitamina D, gli integratori sono sicuri. Ma attenzioni alle dosi

Gli integratori di vitamina D sono sicuri, l'importante è evitare il fai da te e assumere dosi contenute e regolari

 

Un consumo esponenziale

Il consumo di preparati a base di vitamina D in Italia cresce di anno in anno, sull’onda della consapevolezza che le carenze nel nostro Paese sono molto comuni, tanto che si stima che il 60-80% della popolazione ne sia interessato. Sono molti però i dubbi che circondano questa sostanza, presente sul mercato anche come integratore.

 

L'importanza della vitamina D

La vitamina D è fondamentale per la salute di ossa e denti, per la funzionalità del sistema immunitario, dei muscoli, per il mantenimento dei livelli di calcio nel sangue e per il normale assorbimento del calcio e del fosforo. Viene prodotta dal corpo grazie soprattutto all’esposizione alla luce solare, mentre la dieta ci fornisce solo 20% dell’apporto giornaliero. «In Italia non è uso comune addizionare i cibi con vitamina D come nei paesi nordici, ma questo non vuol dire che siamo protetti da insufficienze o carenze, anzi - sottolinea il professore Isaia - Un soggetto che si espone poco al sole produce in media 400 unità giornaliere di vitamina D, una quantità insufficiente, soprattutto negli anziani. Ecco perché, per raggiungere le 2.000 unità che in linea di massima dovrebbe assumere un adulto, e che possono arrivare fino a 4.000 per gli anziani fragili, è consigliabile ricorrere a una supplementazione».

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Quante dosi al giorno?

Un problema molto dibattuto è se sia meglio ricorrere a una somministrazione giornaliera della dose raccomandata, oppure un dosaggio più elevato saltuariamente. Gli ultimi studi in materia, secondo Isaia, sono chiari: «I dati confermano che è preferibile una somministrazione ravvicinata, perché dosi elevate sono correlate a un aumento del rischio di fratture nei soggetti anziani e un accumulo può inibire la successiva idrossidazione del colicalciferolo. L’ideale è quindi assumerne piccole dosi ogni giorno». Altro tema controverso è l’associazione della la vitamina D con una supplementazione di vitamina K. «Non sempre è necessario - risponde l’esperto - anche perché la vitamina K si trova in molti alimenti e quindi è raro soffrire di ipovitaminosi».

 

Evitare il fai da te

Infine, due sono le buone notizie per chi scopre di avere una carenza o un’insufficienza di vitamina D. La prima è che l’assunzione di questa sostanza è sicura: un eventuale sovradosaggio non presenta di norma grandi effetti collaterali. «Tuttavia è bene ricordare - afferma Isaia - che bisogna evitare il fai da te e rivolgersi al medico per valutare un dosaggio mirato». La seconda è che, oltre ai farmaci a base di vitamina D che hanno dei limiti di prescrivibilità, esistono sul mercato anche integratori alimentari che non necessitano di ricetta medica e permettono di assumere la dose quotidiana raccomandata a un costo contenuto.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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