L’attuale situazione della ristorazione collettiva, alle prese con i cambi di abitudine degli italiani, lascia spazio a nuovi player. È il caso di OffLuch, startup nata nel 2019 con l’obiettivo di rivoluzionare, attraverso il food delivery, il rapporto fra dipendente e mensa aziendale.
Il packaging OffLunch
Un business acceleratoA sostenere l’iniziativa, un nuovo round di
finanziamenti da 400 mila euro sostenuto da
Cassa Depositi e Prestiti e
Prestiti Venture Capital sgr. Capitali utili per continuare a spingere sull’allargamento del network che ora conta Roma, Milano e Cagliari.
D’altronde, l’accelerazione
digitale e il massiccio ricorso allo smart working hanno messo
le ali al business di OffLunch (società romana controllata da
Mvnd, holding nata dalla fusione di Moovenda e PrestoFood) che è riuscita nell’intento di reindirizzare il servizio dall’ufficio alla consegna a casa attraverso dei
Kit Spesa, ovvero pasti pronti per tutta la famiglia.
Nell’ultimo anno, le
aziende che hanno aderito all’offerta sono aumentate del +46% per un ritmo di 120-130 pasti
consegnati al giorno. Ma l’obiettivo è quello di estendere il servizio e tenere il passo con il ritorno alla normalità che, per OffLunch, significa seguire il percorso di rientro dei dipendenti sul luogo di lavoro con modalità di presenza sempre più flessibili.
La crisi della collettivaIl 2020 della
ristorazione collettiva è stato un cataclisma. Modelli di business che saltano, necessità di aumentare protocolli di sicurezza già molto elevati, cassa integrazione e contratti da rinegoziare hanno impegnato le imprese a far fronte a una crisi senza precedenti che ha generato un
calo complessivo di ricavi e volume di vendite pari a 1,5 miliardi di euro a causa di un ammanco di 329 milioni di pasti non serviti. Di questo passo, entro il 2022, il
settore rischia di sparire.