La feta “tarte-tatin” mediterranea con il Pinot Grigio Castel Firmian

La feta greca, formaggio di pecora conosciuto per sapidità e freschezza nei profumi, armonizza le sue note con un vino altrettanto profumato e giocoso: il Pinot Grigio di Castel Firmian, bianco del Trentino

28 gennaio 2021 | 10:33
Vino di carattere e personalità con una nota aromatica primaria molto giocosa ed avvolgente, il Pinot Grigio di Castel Firmian ha profumi fruttati di pera e mela matura supportati da una nota floreale di camomilla, portando all’assaggio un vino decisamente armonico ed opulento. La complessa e fresca acidità di montagna rinnova ad ogni sorso la sua fragranza e persistenza. Il Pinot Grigio del Trentino si abbina ad una moltitudine di preparazioni, come aperitivo e in accompagnamento di antipasti vegetali profumati fino a preparazioni di carni bianche e pesce.


Pinot Grigio Trentino Doc Castel Firmian

Tra gli abbinamenti ideali, la Tatin con feta greca aromatizzata al basilico, datterini confit e olive taggiasche: un antipasto semplice e rapido nella preparazione, spicca in sapidità e aromaticità, sensazioni che portano la nostra memoria olfattiva a luoghi temperati, ricordi di sole e momenti conviviali. Le note profumate di basilico e datterini, spinte dalle diverse sapidità prima del formaggio poi delle olive, creano un vortice di sensazioni e sapori che chiamano un vino versatile come il Pinot Grigio Castel Firmian. Profumi vegatali di basilico vengono bilanciati da profumi fruttati di pera e mela mentre l’intensità dei datterini confit viene amplificata dalla mineralità dolomitica del Pinot Grigio. Al palato la Tatin viene equilibrata dalla fresca e vivace acidità, l’assaggio viene piacevolmente prolungato dall’intrigante persistenza del vino.

Il Pinot Grigio di Castel Firmian: la zona di produzione
La varietà Pinot Grigio è coltivata da lungo tempo nella Valle dell’Adige, dove è conosciuta anche con il nome di Ruländer. La forma dei grappoli e il loro colore “grigio ramato” svelano la sua stretta parentela con il Pinot Nero da cui sembra derivi. Predilige terreni con discreta fertilità sia di fondovalle che di bassa collina. Il Pinot Grigio nasce da uve coltivate nei vigneti delle zone più vocate per questa varietà, caratteristiche pedoclimatiche uniche caratterizzate da un terreno alluvionale ben drenato, molto simile a quello dell’adiacente zona classica del Teroldego.


Mezzacorona

I terreni hanno un limitato franco di coltivazione e una falda superficiale fra i 50 e i 100 cm, la tipologia di suolo è limosa. Essi hanno una sufficiente dotazione idrica anche in periodi di siccità e una buona fertilità, caratteristiche indispensabili per il Pinot Grigio, varietà piuttosto debole. Le imponenti pareti rocciose costituite per buona parte da minerale calcareo fungono da barriera di protezione da venti freddi nei periodi di fine inverno e inizio primavera e hanno un effetto di riscaldamento durante tutte le fasi vegetative, riflettendo il calore del sole.

Il Pinot Grigio di Castel Firmian: l'uva
Il vitigno Pinot Grigio si distingue per avere un grappolo corto, dalla struttura cilindrica e molto compatto. Gli acini hanno una forma sferica con una buccia sottile e pruinosa e sono di colore violetto. Le notevoli escursioni termiche tra giorno e notte legate ad una buona ventilazione, garantiscono uve dal profilo organolettico ideale per la produzione di vini di alta qualità.


RICETTA IN ABBINAMENTO:
Tatin con feta greca aromatizzata al basilico, datterini confit e olive taggiasche
Ricetta dello chef Stefano Goller, presidente dell'Associazione Cuochi Trentini


Tatin con feta greca aromatizzata al basilico, datterini confit e olive taggiasche

Ingredienti (per 4 persone): 300 g di pasta brisé, 180 g di feta greca, 160 g di datterini confit, 60 g di olive taggiasche, 50 g di pesto di basilico, 20 g di basilico fresco, olio del 46° parallelo q.b., sale e pepe di macinino q.b.

Procedimento: per prima cosa, stendere la pasta brisè, tagliare dei cerchi, bucarli con la punta della forchetta e foderare gli stampi precedentemente imburrati, cuocerli in forno preriscaldato a 190°C gradi per circa 7-9 minuti, il tempo dipenderà dalla grandezza dello stampo e dallo spessore della pasta. Risciacquare la feta greca sotto l’acqua corrente, asciugarla e posizionarla in una bowl di vetro, aggiungere il pesto di basilico, un filo di olio extravergine d’oliva e rimestare, creando un impasto liscio ed omogeneo; per ultimo aggiustare di sapore.
Mettere la crema di feta greca in un sacco da pasticceria, riempire la tartelletta di pasta brisè, decorare con i pomodorini datterini confit, le olive taggiasche e qualche fogliolina di basilico. Servire nel piatto prescelto.

Per informazioni: www.mezzacorona.it/castel-firmian

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Alberto Lupini


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