Ingredienti:
50 ml mezcal Los Siete Misterios Espadin, 25 ml caffè espresso, 25 ml succo di lime, 30 ml succo di arancia, Chiara d'uovo, 2 gocce di soluzione salina, 1 frutto della passione
El dia de los muertos
Barman: la crew de La Punta Expendio de Agave di Roma
Bicchiere: doppia coppa
Garnish: polvere di Hoja Santa
Preparazione: Con la tecnica dello Shake and double strain, versare tutti gli ingredienti in uno shaker colmo di ghiaccio. Shakerare vigorosamente. Filtrare in un bicchiere separandolo dal ghiaccio con l'apposito strainer e un colino e servire il miscelato in doppia coppa raffreddata.
Ispirazione:Il "Dia de los Muertos" è una celebrazione che arriva dalle popolazioni pre-ispaniche caratterizzata dall'incontro tra i vivi e i morti. Si tratta di una festa più familiare che pubblica, il momento in cui si ricordano e si onorano i propri cari defunti. Giorni in cui i defunti stessi passano “il ponte” che li separa dalle proprie famiglie, una ricorrenza in cui si manifesta l'importanza dei legami e dell'eredità familiare. In Messico le celebrazioni si svolgono con delle preparazioni molto importanti, cariche di significato, come l'allestimento dell'altare dei morti. Una piccola ara dove la famiglia del defunto ripone una foto e altri suoi oggetti personali, come i vestiti e i cibi preferiti. Non possono mancare candele, cioccolato, sale, acqua, i fiori di cempasúchil, diverse resine aromatiche (incenso, copale e mirra), il pan de muertos (un pane dolce con semi di anice), le calaveritas (teschietti di cioccolata, zucchero o amaranto), tutti elementi che simboleggiano i piaceri della vita e soprattutto guideranno l'anima del defunto verso il mondo terreno. Un deciso stacco con i paesi anglosassoni dove la morte è un tabù e generalmente è associata a concetti negativi come la tristezza, il pianto o addirittura la paura, determinata dalla perdita di una persona cara. Per i messicani sono giorni invece in cui le frontiere dei due mondi svaniscono temporaneamente ed è possibile rivivere il legame e gli affetti familiari prendendosi gioco addirittura della morte: La Catrina o la Calavera Garbancera, rappresentata da uno scheletro con sombrero, e carica di colori sgargianti. Con questo drink la crew de La Punta Expendio de Agavedi Roma fa compiere un viaggio, guidando e stimolando i sensi e ricordando quando, da bambini, il giorno dei morti tutti noi aspettavamo i regali che i nostri cari ci avrebbero portato dall'aldilà. Il passaporto non serve, bicchiere in mano e Dixeebe.
Le altre proposte:
Il 1000 Storm di Simone MinaIl Vampire's Breakfast di YaushevaLo Shaman di Alessandro Antonelli
Il Cheeky Smile di Gregory Camillò