Una volta considerati scarti, frattaglie e quinto quarto stanno vivendo una nuova stagione. Sempre più chef li riportano al centro della scena con piatti creativi e gustosi
A Galassia Picchi si è tenuta una serata che ha ripercorso la storia dei ristorante La leggenda dei frati e del Cibrèo. Accanto all'ottima cucina lo spettacolo teatrale Sapore di sale con la partecipazione di Maria Cassi
I vini dell'azienda Querceto di Castellina, situata in provincia di Siena, sono stati al centro di una degustazione al Cibrèo Caffè che si trova all’interno dell’Hotel Helvethia & Bristol di Firenze
Nel 1979 aveva fondato il suo primo ristorante, il Cibreo, nello storico quartiere di Sant'Ambrogio. Erano poi arrivati il Cibleo, il Teatro del Sale e il CBio. Da tempo combatteva contro la malattia: aveva 68 anni
Sette indirizzi gourmet in terra fiorentina in cui trascorrere una festa di fine anno indimenticabile, dove grandi chef hanno elaborato golosi menu a base di eccellenze italiane ed “extra moenia”
Dopo 18 anni di "gavetta" il figlio del patron prosegue il lavoro iniziato nel 1989 continuando con le ricette della tradizione che, a detta sua, vanno più forte di quelle stellate. L'obiettivo è esportare il marchio
La trattoria di Firenze propone una carta classica che consente di impostare il proprio menu con ricette semplici, ma ragionate. Una cucina leggera e delicata, tutt’altro che banale
Ronald Bukri chef di Osticcio, ristorante a Montalcino, presenta un piatto semplice che esalta la materia prima, lavorando sulla consistenza del calamaro, esaltata dalla sapidità delle cozze e delle olive taggiasche.
Ronald Bukri, chef di Osticcio, ristorante a Montalcino, per questa settimana propone un piatto che ripercorre la storia della Toscana e la gastronomia fiorentina, il Cibreo, particolarmente amato da Caterina de’ Medici
Ognuno di noi ha un gusto formato e tende a non rimettere troppo in discussione pregiudizi ed insicurezze, avventurandosi con circospezione fuori dalla propria comfort zone
Generalizzare dicendo che alcuni alimenti facciano male non serve a nulla. Ciò che conta è la qualità dell’alimento e la frequenza con cui lo si consuma. È quanto sottolinea il cuoco del ristorante fiorentino Cibrèo