Viene coltivata a nord del lago di Bolsena, area vulcanica preziosa anche sotto il profilo enologico. Al palato è intensa e gradevole, in cucina ben si adatta a molteplici usi. Ottima per la cottura al forno
La sua coltivazione è iniziata dai 4mila ai 7mila anni fa, gli Spagnoli l'hanno diffusa per primi in Europa. Anche se considerato un alimento povero, si presta bene a diverse preparazioni, anche in pasticceria
La denominazione "Patata dell'Alto Viterbese" designa il tubero della specie Solanum tuberosum ottenuto dalle varietà Monalisa, Ambra, Agata, Vivaldi, Finka, Marabel, Universa, Chopin, Arizona e Agria
Dopo l’approvazione all’unanimità del disciplinare di produzione avvenuta durante una riunione alla presenza di due funzionari del Mipaaf, si è chiuso l’iter nazionale del nuovo marchio Patata dell'Alto Viterbese Igt. Grande la soddisfazione delle aziende e dei comuni della zona di produzione