È Simone Vergamini il miglior sommelier Ais (Associazione italiana sommelier) della Toscana. Vergamini, della delegazione di Lucca, è stato eletto nel prestigioso contesto della Fortezza Medicea di Montepulciano, nell’evento organizzato da Ais Toscana in collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Sul podio, rispettivamente al secondo e terzo posto, i due sommelier entrambi della delegazione di Firenze Luca Marchiani e Ilaria Lorini, che hanno ben figurato nella finalissima incentrata su una prova di servizio, una di decantazione ed una di comunicazione, valutati da una giuria composta dai due responsabili della Scuola Concorsi regionale nonché già campioni nazionali Valentino Tesi e Simone Loguercio – rispettivamente Miglior Sommelier d’Italia 2019 e 2018 - il campione regionale in carica Daniele Palavisini, ed i delegati di Firenze Massimo Castellani, di Prato Bruno Caverni, di Pistoia Luca Carmignani e della Versilia Claudio Fonio. Tra l’altro quest’anno il format dell’evento che ha portato all’incoronazione del campione toscano è stato del tutto inedito: la sfida finale è stata infatti preceduta da un percorso di degustazione food e wine con prodotti e vini tipici del territorio, nonché da un Wine Contest Montepulciano che ha visto un’ampia partecipazione di pubblico cimentatosi in una degustazione bendata con premi finali.
Simone Vergamini il miglior sommelier Ais della Toscana
La sommellerie toscana in mano ai giovani
Tanti giovani in questa finale, dunque, che fanno ben sperare nel futuro della sommellerie toscana. «Ancora una volta abbiamo potuto constatare la preparazione dei sommelier toscani – ha dichiarato il presidente di Ais Toscana Cristiano Cini - e ci inorgoglisce il fatto che ci sia un continuo ricambio generazionale che mantiene alto il livello di professionalità, la cosa che più di tutto ci sta a cuore. A tutti quei ragazzi che si sono messi in gioco il mio più sentito ringraziamento per averci dimostrato di essere in buone mani anche in prospettiva futura. Adesso attendiamo di vedere cosa succederà con il Miglior Sommelier d’Italia, per il quale è sempre viva la speranza di poter vedere di nuovo qualche toscano, come esperienza ci insegna, in finale e magari sul podio. Un doveroso ringraziamento anche alla nostra Scuola Concorsi che con Simone Loguercio e Valentino Tesi ha garantito ai nostri sommelier di poter arrivare a questa giornata nella migliore condizione di preparazione possibile e, soprattutto a chi ci ha permesso di sviluppare una giornata così significativa per Ais Toscana e mi riferisco in primis al Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, che ci ha aperto le porte credendo fortemente in questa sinergia capace di valorizzare sia Ais Toscana che il Consorzio medesimo».
«È stata una immensa emozione - ha affermato Andrea Rossi, presidente del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano - vedere così tanti giovani talenti e futuri ambasciatori del vino nella nostra Fortezza, edificio simbolo di Montepulciano e recuperato grazie all'impegno dei nostri viticoltori. Oggi più che mai abbiamo bisogno di comunicare il vino attraverso il racconto e la ormai decennale collaborazione tra il Consorzio e l'Ais Toscana rafforza questo aspetto. Siamo orgogliosi di aver partecipato a questa importantissima e sentita iniziativa e felici di aver accompagnato il vincitore e insieme tutti i finalisti attraverso l'analisi dei nostri vini».
Vergamini, tanto impegno per diventare il migliore sommelier della Toscana
Una vittoria meritata e un sogno che si avvera per il vincitore Simone Vergamini che si realizza dopo anni di tentativi nei quali ha sempre sfiorato il gradino più alto: «Ancora non mi sembra vero - ha commentato - è tanto che aspettavo questo momento, sono anni che ci provavo e oggi questo giorno me lo voglio ricordare, perché è il frutto di tanto impegno e tanto lavoro. Invito tutti a provarci, perché è un’esperienza assolutamente costruttiva che mi ha cambiato la vita ed il carattere. Chi mi conosce sa che sono molto sensibile e timido: grazie a queste prove mi sono sciolto e ho potuto confrontarmi con tante persone che hanno la mia stessa passione».