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Cristian Marasco, il segreto della pizza? 96 ore di lievitazione e prodotti di qualità

 
03 febbraio 2019 | 16:01

Cristian Marasco, il segreto della pizza? 96 ore di lievitazione e prodotti di qualità

03 febbraio 2019 | 16:01
 

All’ultimo Sigep di Rimini, Cristian Marasco, pizzaiolo, dal novembre 2018 Petra Selected Partner di Molino Quaglia ha tenuto due diverse master class con protagonista la sua “Pizza 96 ore di lievitazione”.

Marasco è anche titolare di tre locali in Brianza e a Bergamo (Merate, Bonate e Garlate) e vanta una consulenza a Milano per il lancio di Triennale Social Pizza. Una pizza, la sua, che non vuole essere napoletana con il classico bordo a canotto, nemmeno egiziana tradizionalmente molto larga e altrettanto sottile, neppure troppo gourmet con gli ingredienti freschi disposti sul disco di pasta come se fosse un piatto, ma più semplicemente la pizza di Cristian Marasco, che lui fa lievitare 96 ore, utilizzando lievito madre autoprodotto, rendendola estremamente leggera e digeribile.

Cristian Marasco (Cristian Marasco, il segreto della pizza? 96 ore di lievitazione e prodotti di qualità)
Cristian Marasco

A Rimini, Marasco ha infatti incentrato la prima masterclass sulla rivisitazione di una sua pizza iconica, la Marinara Quattro Pomodori (San Marzano, Antico pomodoro napoletano, Piennolo vesuviano e Fiaschetto pugliese semi-secco), lì eseguita con Vongole Veraci e prezzemolo fresco; mettendo in evidenza il ruolo determinante - oltre all’eccellenza delle materie prime - di un calore di qualità in cottura per avere come risultato un prodotto di alto livello.

(Cristian Marasco, il segreto della pizza? 96 ore di lievitazione e prodotti di qualità)

Nella seconda master class invece, tenuta allo stand di Petra Molino Quaglia, ha spiegato la genesi di questo impasto signature, che è un impasto classico con lievito madre a 96 ore di lievitazione. La pizza si intitolava Lumbard 2.0 (detta anche “Il pranzo in Brianza”), rivisitazione di una pizza creata a Merate nel 1996. Una pizza bianca con Fior di Latte di Agerola, Strachitunt, Grana Padano e Chips di tre polente, una pizza legata fortemente al territorio in cui Marasco, seppur di origini campane, è cresciuto e lavora: lo Strachitunt (formaggio Dop della Val Taleggio a pasta cruda che ha in sé la morbida dolcezza del Taleggio e la spinta piccante dello Zola) insieme alle chips di polenta gialla, bianca e saracena, che ricordano le merende contadine di un tempo.

(Cristian Marasco, il segreto della pizza? 96 ore di lievitazione e prodotti di qualità)

Cristian Marasco è nato a Lecco da una famiglia di origini campane dove è cresciuto a “pizza e latte” impastando pizze nel ristorante di famiglia, sin dall’età di 7 anni, mettendosi in piedi su una cassetta dell’acqua. Negli anni ha accumulato esperienza nel settore (attraverso corsi e master di specializzazione), vincendo premi in Italia e all’estero e facendo consulenze per altri locali. Oggi gestisce i tre ristoranti di famiglia con pizzeria a Merate, Bonate Sopra e a Garlate, e nella Primavera del 2019 lancerà la nuova lista di pizze con 7 impasti diversi.

(Cristian Marasco, il segreto della pizza? 96 ore di lievitazione e prodotti di qualità)

Ma ad oggi la soddisfazione più grande, non è derivata dalle innumerevoli pizze inventate, o da premi ed onorificenze ricevute, ma dall’aver insegnato a fare la pizza a ragazzi disabili della cooperativa sociale Casa Amica di Merate, un progetto a lui molto caro, vedendoli poi tornare ripetutamente nel suo locale.

Per informazioni: www.molinoquaglia.org

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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