Dopo la pandemia le aziende della ristorazione fanno molta fatica a trovare personale qualificato. In questi ultimi anni, in tanti si sono trovati senza lavoro, sono andati in differenti settori o hanno iniziato a ricevere aiuti dallo Stato; inoltre, la percezione del rapporto lavoro-tempo libero è cambiata e il lavoro stagionale, uno dei capisaldi di questo settore, ne è una vittima.
Il personale veramente qualificato scarseggia sul mercato e, se una volta si cominciava a febbraio a cercare personale per il periodo estivo, ci sono strutture alberghiere che negli ultimi due-tre anni si sono trovate a iniziare già da ottobre, dopo la chiusura della stagione uscente, la ricerca per l’estate dell’anno dopo. Questa situazione si traduce in un serio problema per le aziende: quelle di medie e grandi dimensioni, che offrono lavoro tutto l’anno - e hanno un budget maggiore - organizzano turni per andare incontro alle richieste e coprire così l’orario di lavoro, mentre quelle piccole devono offrire orari e salari giusti, fare molti colloqui e poi incrociare le dita.
Per un grosso problema come quello della carenza di personale, servono tanto impegno, serietà e un pizzico di fortuna
Non ci sono facili soluzioni per un grosso problema
Bisogna cercare con largo anticipo, preparandosi a dare più spazio e un salario migliore (negli ultimi anni c’è stato un incremento dei salari offerti, almeno il 20%) per essere competitivi e “accaparrarsi” i più preparati. Le competenze e l’esperienza, il conoscere le lingue, il sapersi muovere sono importanti ed è giusto che vengano compensati anche in un lavoro stagionale. Le persone vanno trattate bene, per restare devono potersi sentire a casa anche sul lavoro: è un gioco di equilibrio tra le parti – chi cerca lavoro deve conoscere il mestiere e impegnarsi al meglio e chi lo offre deve saper accogliere, gratificare e offrire contratti regolari (anche per evitare problemi assicurativi); importante è anche spiegare a chi cerca lavoro l’importanza di avere i contributi versati. Purtroppo, non ci sono soluzioni facili per un grosso problema, servono tanto impegno, serietà e un pizzico di fortuna.