Prendi un appassionato di gelato, la sua voglia di cambiare vita e la sua smisurata attitudine verso studio e ricerca. Aggiungici un posto da favola, sulla spiaggia, e l’attrazione verso il buon gelato degli spagnoli. No, non è una ricetta ma la storia degli ultimi 15 anni di Maurizio Melani, spezzino, ex consulente finanziario che nel 2005 ha lasciato l’Italia ed è andato - letteralmente - alla conquista della Spagna col suo gelato.
Maurizio Melani, maestro del gelato, ha conquistato Valencia
Una vita nuova a Valencia per Maurizio Melani
Quando Maurizio Melani è sbarcato a Valencia diciassette anni fa era per una semplice vacanza: «Mi ero preso un anno sabbatico, facevo il consulente finanziario e avevo bisogno di staccare la spina, così con mia moglie siamo venuti a trovare uno zio che abitava a Valencia - racconta - Inutile dire che entrambi ci siamo subito innamorati della città, della sua spiaggia e del suo mare. Quando qualche mese dopo mio cugino, tecnico del gelato, mi ha proposto di aprire una gelateria sulla spiaggia a Valencia non ho dovuto pensarci troppo prima di accettare. Avevo voglia di cambiare vita e il gelato era una delle mia più grandi passioni. Nel 2006 avevo aperto la mia attività a Porto di Sagunto, meno di 30 km dal centro cittadino di Valencia: in poche settimane avevo appreso gran parte dei segreti della preparazione grazie agli insegnamenti di mio cugino che, a sua volta, aveva imparato tutto dai più grandi gelatieri italiani che lo ingaggiavano per delle consulenze».
Il primo gelato “come una volta”
Il successo non ha tardato ad arrivare: «Il primo prodotto che ho proposto ai clienti nel 2006 era un gelato classico all’italiana, quello che si mangiava negli anni Ottanta: non troppo cremoso, con una materia prima di qualità, dal sapore autentico. Ho subito fatto il botto: il nostro piccolo localino era preso d’assalto dai clienti che arrivavano anche dal centro di Valencia per mettersi in coda e mangiare un cono. Ho capito subito che quella era la mia strada - spiega Melani - Così, negli anni ho iniziato a studiare: in testa avevo solo l’obiettivo di migliorare il prodotto finale, di non lasciare al caso nemmeno il più piccolo e insignificante dei dettagli».
Una coppetta di gelato prodotta in uno dei locali di Maurizio Melani a Valencia
Il trionfo al Gelato World Tour nel 2013
Ma il vero punto di svolta dell’avventura di Melani arriva nel 2013: «Mi chiamato dall’Italia per dirmi che eravamo stati selezionati per il Gelato World Tour insieme ad altri quindici gelatieri spagnoli. La competizione si teneva proprio a Valencia: ho partecipato con il gusto ‘biscotto della nonna’ che voleva riprendere l’emozione dell’infanzia, di quando mangiavo il biscotto spalmato di Nutella inzuppato nel latte caldo. C’erano più di 140mila visitatori, - ricorda - tutta la stampa nazionale: il conteggio dei voti consisteva in un 50% stabilito da una giuria tecnica e il restante 50% dal pubblico. Abbiamo vinto col 70% dei consensi. Con quel trionfo abbiamo avuto un successo mondiale: per un mese intero non ho potuto far altro che concedermi per interviste con tv, giornali e radio».
L’anno successivo, sempre per il Gelato World Tour, Melani partecipa a Rimini alle finali mondiali: «Mi sono classificato ai piedi del podio, ma è stata una grandissima esperienza», assicura.
Nel 2014 l’azienda inizia a crescere
«Questi concorsi mi hanno cambiato la vita, mi hanno fatto esplodere la voglia di crescere ancora di più. Così - continua Melani - da allora mi sono fissato due obiettivi: sedurre i palati più raffinati per far vivere un’esperienza indimenticabile a ogni cliente e solidificare le emozioni. In pratica volevo raccogliere tutte le emozioni che trasmettono i cibi e trasformarle in gelato, solidificarle. Ho studiato la gamma aromatica degli alimenti, eliminato completamente i semilavorati, mi sono messo a studiare prodotti, terreni, produttori. Obiettivo: esaltarli. Per lavorare con i migliori prodotti, però, dovevo crescere come azienda: gli artigiani mi chiedevano giustamente un numero minimo di lotti da acquistare. Così ho deciso di fare il grande salto e nel 2014 ho aperto il secondo punto vendita davanti alla cattedrale di Valencia al quale sono seguiti nel 2015 un terzo locale vicino alla piazza del Comune e, nel 2019, un quarto e un quinto locale sulla spiaggia di Malvarrosa e in piazza della Vergine, sempre a Valencia».
Un cono di gelato prodotto da uno dei locali di Maurizio Melani a Valencia
Il trionfo al Gelato Festival World Master
L’altro crocevia della carriera di Melani arriva nel 2017, quando la sua gelateria viene selezionata per competere al Gelato Festival World Master a Santa Barbara, 120 km a nord di Los Angeles: «Abbiamo vinto con il gusto ‘Sicily orange sunrise’, un sorbetto che abbiamo preparato con le migliori arance siciliane inviate da un produttore siciliano, che hanno un retrogusto aromatico potentissimo. Noi abbiamo aggiunto cardamomo e menta fresca».
La spirale dei concorsi non è finita: «Nel 2019 siamo stati a Miami per la finale degli Stati Uniti del Gelato Festival World Master: non siamo arrivati sul podio, ma siamo stati premiati come gelato più votato dal pubblico - ricorda Melani - Sempre nel 2019, sempre al Gelato Festival World Master a Barcellona, abbiamo trionfato con ‘Pistacchio paradise’: avevo lavorato otto anni su questo gusto, fatto con le tre migliori origini mediterranee di pistacchio (una parte Bronte, una parte Greca e una parte fatta con una terza varietà che Meloni non vuole rivelare, ndr), variegato con una salsa di pistacchio più frutta secca, cereali, cioccolato bianco e torroncino italiano. In tutto questo ci tengo a sottolineare come non ci fosse nessun aroma chimico. Nel 2021, poi, siamo entrati nel ranking mondiale del Gelato Festival World Master come terza gelateria del mondo, mentre nel 2022 siamo scesi al sesto posto».
Oltre mille kg di gelato al giorno
«La nostra gelateria non usa semilavorati industriali, non usa aromi e non usa conservanti, per questo non ho concorrenza nella zona - spiega il gelatiere italiano - Da noi la coppetta piccola costa 3.80 euro, la media 4.80 (che è anche la più venduta), la grande 6.80. La coppa gigante 9 euro, ma stiamo parlando di più di 300 grammi di gelato. Per l’asporto i nostri prezzi si aggirano sui 25-26 euro al kg. Oggi, nel periodo di alta stagione, produciamo più di mille kg di gelato al giorno. Obiettivi futuri? Su Valencia abbiamo ottenuto tutto quello che ci eravamo prefissati, ora stiamo lavorando per un’apertura a Madrid: due mesi fa sono stato nella capitale per acquistare il nuovo locale, nel quale voglio mantenere lo stesso livello di qualità. Quindi ci saranno un gelatiere esperto, un laboratorio in loco e solo materie prima di alta qualità. L’apertura è prevista per marzo, aprile al massimo. Un locale in Italia? Mi piacerebbe, vedremo».