La quarantena dei mesi scorsi ha imposto alle pasticcerie di abbassare le saracinesche, ma non ha spento la fantasia dei maestri di dolcezza, che per tentare di reagire alla crisi, anche psicologica, e mantenere i rapporti con i clienti ne hanno escogitate delle belle. Tra le tentazioni sfornate più richieste c’è la scatola delle leccornie consegnata a domicilio, e c’è pure chi ha dedicato delle poesie ai suoi clienti e chi ha inventato contenitori salva freschezza per i maritozzi. La ripresa non sarà facile e neanche il ritorno alla normalità, e i pasticceri lo sanno così bene che alcuni di loro hanno deciso di ritardare l’apertura con la Fase 2 e hanno escogitato nuovi metodi di vendita e distribuzione.
Cornetto di Giorgia Proia
La felicità è racchiusa in un box per
Giorgia Proia, che con il compagno Daniele Antonelli ha aperto a Roma Casa Manfredi, omaggio al figlio di 7 anni e mezzo, ritrovo di dolcezza di viale Aventino, tra il Circo Massimo e la Piramide, che ha avviato da Pasqua l’asporto, ma ha conquistato i clienti con il box dei lievitati. «Ci siamo accorti - spiega Giorgia Proia - dai messaggi che i clienti ci inviavano sui nostri canali social durante il lockdown, che quello che mancava di più alla loro quotidianità dolce erano i lievitati, in particolare i cornetti. Abitudine a cui in molti hanno fatto fatica a rinunciare, che rappresentava una sorta di “normalità”. Così siamo ripartiti proprio dai cornetti e abbiamo ideato un format che continuiamo a mantenere: consiste in un box che contiene minimo 6 pezzi, vanno ordinati entro le ore 18 del giorno prima e il cliente può scegliere i vari tipi di cornetto, farciti o meno, quanti pezzi in totale e noi il giorno dopo li consegniamo gratuitamente entro gli 8 km. Visto che la formula è stata particolarmente apprezzata, abbiamo replicato il format con i mignon e il gustoso box da 15 pezzi, e anche con i gelati, molto richiesti con l’arrivo della bella stagione. Nel box gelati inseriamo 6 vasetti da 300 grammi mono-gusto, a scelta dei clienti se creme o sorbetti, con i cornetti e le cialde da decorazione».
E il box non è solo la risposta al lockdown, perché con gli uffici chiusi e la modalità smart-working anche durante la Fase 2 è l’alternativa ad una riapertura su cui pesano ancora tante, troppe, incognite. «Il nostro laboratorio - continua Giorgia - è piuttosto attivo, ma la nostra vendita è soprattutto al banco, non abbiamo sedute esterne e dovremo rimodulare gli spazi interni mantenendo le distanze di sicurezza, dunque non sarà una ripartenza facile, ecco perché vogliamo continuare a puntare sul box dolce».
Scatola con dolci e poesie di Giorgia Grillo
Scatola di prelibatezze e poesie personalizzate per i clienti di
Giorgia Grillo di Nero Vaniglia a Roma, lungo la circonvallazione ostiense, non lontano dall’orologio della Garbatella. Giorgia Grillo è ripartita con il delivery, come tanti ha avviato il suo banco di prova con le colombe pasquali, puntando poi sui box a tema, in cui è lecito giocare con i gusti, i colori e le parole. «Abbiamo pensato - spiega Giorgia - che i clienti avessero bisogno di un po’ di leggerezza, così abbiamo ideato questi box regalo dedicati al gelato, divisi in quattro scompartimenti, con i coni, le coppette, delle decorazioni fatte da noi, come noccioline, pistacchi pralinati, meringhe al cioccolato e altri ingredienti di farcitura ispirati alle leccornie dolci delle fiere di paese. Un box per far giocare grandi e piccini, liberi di creare la loro coppa di gelato ideale, con allegria e un pizzico di spensieratezza. Poi però abbiamo cercato di osare e scrivere delle poesie dedicate ai nostri clienti da inserire in queste scatole».
Il laboratorio a vista di Nero Vaniglia ha facilitato negli anni il compito a Giorgia. Da lì poteva infatti osservare i suoi clienti e le loro abitudini, così con l’aiuto della cantautrice e musicista Giulia Anania e dell’editor Marzia Grillo che ha curato stampa e design, la maestra pasticcera ha creato “Storie di un granello di zucchero”, 20 storie ispirate ai piccoli incontri del destino. Le storie vengono inserite nei box e alcuni dei destinatari, storici clienti, si riconoscono nei personaggi delle poesie. C’è il signore ottantenne che segue la pagina Instagram della pasticceria ed è aggiornatissimo sulle novità; oppure Dubai, donna che ha lavorato per tanti anni negli Emirati, ama la cucina, i fiori esotici e il profumo d’arancio. «Era una cosa che volevo fare da tempo, ma - conclude Giorgia - non trovavo mai l’occasione giusta. Il lockdown mi ha dato il coraggio di ripartire anche così. È un team al femminile, come in rosa è tutto il laboratorio di pasticceria, c’è solo un maschietto e lo facciamo pure nero, come Nero Vaniglia. Siamo pieni di idee e desiderosi di tornare a sognare. Con le mascherine, ci avete fatto caso, non si vedono più i sorrisi, noi vogliamo tornare a sorridere e ad emozionarci, giocando con i dolci e le parole».
Dolci di Matteo Dolcemascolo
Sacchetto salva fragranza è l’invenzione di
Matteo Dolcemascolo della pasticceria Dolcemascolo, in pieno centro a Frosinone, sosta obbligata per tutti gli amanti dei maritozzi, che non sa ancora quando riaprirà, ma è deciso a mantenere il suo box dell’asporto, con i maritozzi, neanche a dirlo, a farla da padrone. «Per la riapertura ci stiamo attrezzando - spiega Matteo - ma ci risulta complicato far rispettare distanze ed evitare assembramenti, perché siamo da sempre un punto di ritrovo naturale. Stiamo pensando di ritardare la riapertura a tempi più sicuri, continuando però con l’asporto, che ci ha dato delle belle soddisfazioni. Abbiamo un box dove i clienti ordinano i loro dolci o rustici preferiti, e siccome c’è un minimo di maritozzi da ordinare, abbiamo messo a punto un sacchetto salva freschezza che inviamo con l’asporto, per conservare i prodotti al meglio».