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Genova regola la movida Pene severe per chi sgarra

 
28 agosto 2019 | 12:23

Genova regola la movida Pene severe per chi sgarra

28 agosto 2019 | 12:23
 

A Sampierdarena sono stati fatti chiudere alcuni locali perché somministravano alcol contro le ordinanze. L’assessore Bordilli: un avviso agli esercizi fuorilegge prima della revoca della licenza.

L’amministrazione comunale di Genova si schiera contro la movida selvaggia e ammonisce quei locali che vendono o somministrano alcol fuori dagli orari consentiti, o andando contro le ordinanze in vigore in alcuni quartieri come il centro storico e Sampierdarena.

Stretta sui locali del capoluogo ligure (Genova regola la movida Pene severe per chi sgarra)
Stretta sui locali del capoluogo ligure

Stando a quanto riporta Il Secolo XIX, arriva un nuovo giro di vite: imporre, agli esercenti già sanzionati con chiusura e sospensione temporanea della licenza, un orario ridotto alla riapertura. Chi fila dritto, potrà tornare agli orari normali; chi sbaglia di nuovo si vedrà applicare la revoca della licenza e chiuderà per sempre.

Come spesso capita anche in altre città italiane, esisterebbe già lo strumento previsto da un regolamento di polizia annonaria del Comune di Genova del 2016 ma che, finora, non era stato ancora applicato. Ma la musica da adesso cambia e, dopo una chiusura temporanea in caso di primo sgarro, i locali che trasgrediscono possono essere oggetto di chiusure temporanee e poi, se recidivi, possono essere chiusi definitivamente.

L’idea dell’assessorato al Commercio, in sinergia con quello alla Polizia locale guidati rispettivamente dai leghisti Paola Bordilli e Stefano Garassino, è di introdurre la misura dell’orario ridotto per quei locali che, dopo la riapertura a seguito di sospensioni temporanee, dovranno conquistarsi con la buona condotta - cioè senza sgarrare di nuovo - gli orari completi. La riduzione dell’apertura durerà almeno un mese, ma la quantità di tempo della misura sarà decisa di volta in volta a seconda della gravità dell’infrazione e in base agli orari di partenza di apertura e chiusura. Anche la riduzione oraria - cioè quante ore in meno il locale “ammonito” lavorerà in meno - sarà oggetto di valutazione di volta in volta.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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