Un cuoco con la patente, non quella di guida, ma quella di qualità e preprazione, per poter entrare in cucina con il "certificato". Si tratta di una delle battaglie storiche di Fic, la Federazione italiana cuochi, che da anni ormai chiede sia una patente per chi cucina sia l'istituzione di un albo professionale, sul modello di quanto accade per i medici o gli architetti. Questa battaglia può ora contare su un ulteriore passo avanti: i cuochi Fic potranno infatti ottenere, attraverso la Norma Uni, una certificazione valida a livello europeo.
Cuochi con... la patente: un passo avanti
«Una certificazione fortemente voluta - spiegano dalla Fic - Abbiamo lavorato per anni per ottenere questo importante risultato e stiamo puntando anche all'ipotesi di poter istituire un albo professionale».
Per ottenere la certificazione i cuochi dovranno sostenere delle prove di idoneità, da ripetere ogni tre anni. L'obiettivo finale della Federcuochi è quello di avere un cuoco certificato in ogni cucina. Questo "patentino" rappresenta il riconoscimento del lavoro dello chef, la sua preparazione professionale, il rispetto delle norme sanitarie, nonché una importante garanzia per la sicurezza alimentare del consumatore.
Certo, l'adesione all'Uni è soltanto un piccolo passo avanti. Ottenere la certificazione per i cuochi resta una scelta su base volontaria e non comporta nulla, se non una ulteriore crescita professionale. Si tratta però di un altro punto segnato dalla Fic, che porterà avanti il suo obiettivo anche con il nuovo Governo.