Quante volte ci siamo sentiti dire: «Non è mai troppo tardi». Probabilmente molti di noi, come facile che sia, penseranno a una massima popolare, altri invece, i più anziani tra noi, usciti dalla distruzione dell’ultima guerra, ricorderanno una famosa trasmissione televisiva Rai.
Il programma era condotto dal famoso educatore Maestro Manzi, il suo fine era insegnare lettura e scrittura agli italiani fuori età scolare, ancora totalmente o parzialmente analfabeti. Questo pezzo di importante storia televisiva mi è balzato subito in mente con la recente notizia che l'authority Antitrust ha aperto le indagini su confezioni e prezzi di numerosi prodotti in commercio.
Fic è e sarà sempre in prima linea per la tutela del giusto e sano mercato
Fic in prima linea per la tutela del mercato sano e trasparente
Dopo le speculazioni avvenute per la guerra in Ucraina, in una piccola nazione di 600mila km² e di 44 milioni scarsi di abitanti, dove le produzioni, a detta dei mercati affaristici, sembrava che fornissero il mondo intero con le loro materie prime e che questo potesse giustificare gli aumenti economici, ora le lobby di grosse industrie dell’agro-alimentare e trasformazione si sono inventate un nuovo modo di speculare e arraffare ignobilmente profitti: la cosiddetta shrinkflation, la tecnica con cui le aziende riducono la quantità di prodotto nelle confezioni, mantenendo i prezzi sostanzialmente invariati. Una pratica commerciale scorretta, che porta a innescare, sotto mentite spoglie, un'ulteriore inflazione, attraverso la conseguente rincorsa agli aumenti di ogni genere. Non rientrano in questo i carburanti che ultimamente stanno scendendo, seppur lentamente.
Quale presidente della Fic - Federazione Italiana Cuochi, composta di lavoratori e “patron” di piccole realtà ristorative, dove le derrate alimentari sono alla base del lavoro, sono felice che finalmente qualcuno cominci a indagare e valutare se certe pratiche siano lecite o siano dettate solo dalla cupidigia economica di una “casta”, a discapito di tutta la collettività e soprattutto dei più vulnerabili.
Cibo e generi di prima necessità non sono un lusso e operare in maniera disonesta a discapito di persone che sono totalmente o parzialmente ingenue, come per esempio gli anziani, è assolutamente da condannare e respingere.
Fic in queste lotte è e sarà sempre in prima linea per la tutela del giusto e sano mercato, anche in concorrenza commerciale, purché sia nella massima coerenza e trasparenza per il bene di tutti. Una passo verso la strada giusta e la giustizia economica finalmente; forse è proprio il caso di dire, dopo i silenzi e l’indifferenza del passato: «Non è mai troppo tardi».