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Fipe e Fic, un 31 dicembre solidale con migliaia di pasti donati in 12 città italiane

La crisi non colpisce la voglia di dare una mano: ecco perché la ristorazione della Federazione italiana cuochi insieme a Fipe ha deciso di preparare migliaia di pasti per chi ne ha bisogno l'ultimo giorno di questo 2020. Il risultato è l’iniziativa #ilnostrocuorerestaaperto, che si terrà da Bari a Bologna, da Olbia a Firenze, da Milano, a Napoli, a Trieste.

 
30 dicembre 2020 | 11:58

Fipe e Fic, un 31 dicembre solidale con migliaia di pasti donati in 12 città italiane

La crisi non colpisce la voglia di dare una mano: ecco perché la ristorazione della Federazione italiana cuochi insieme a Fipe ha deciso di preparare migliaia di pasti per chi ne ha bisogno l'ultimo giorno di questo 2020. Il risultato è l’iniziativa #ilnostrocuorerestaaperto, che si terrà da Bari a Bologna, da Olbia a Firenze, da Milano, a Napoli, a Trieste.

30 dicembre 2020 | 11:58
 

È un gesto importante quello organizzato in 12 città italiane per l’ultimo giorno del 2020 da Fipe-Confcommercio, Federazione italiana pubblici esercizi, e Fic - Federazione italiana cuochi, con il suo Dipartimento Solidarietà Emergenze. Un gesto che traduce la vicinanza del mondo della ristorazione verso le persone, a partire da quelle più fragili, e che conferma il valore sociale di questo mestiere, che, in questo anno ormai alle spalle, è stato ogni giorno più complicato. Il risultato è l’iniziativa #ilnostrocuorerestaaperto, che vedrà il 31 dicembre a partire dalle 10 gli chef della Fic e i delegati della Fipe cucinare fianco a fianco migliaia di pasti da distribuire in dodici strutture assistenziali da Bari a Bologna, da Olbia a Firenze, da Milano, a Napoli, a Trieste. Le modalità di preparazione dei piatti, così come le quantità, saranno diverse da città a città, per un totale di migliaia di pasti solidali.

Migliaia di pasti solidali in 12 città italiane - Fipe e Fic, un 31 dicembre solidale Migliaia di pasti solidali in 12 città

Migliaia di pasti solidali in 12 città italiane

Stoppani (Fipe): Apriamo la porta della solidarietà
«Con 160 giorni di chiusura forzata e la messa in discussione della sopravvivenza di tantissime imprese e posti di lavoro – sottolinea il presidente di Fipe Confcommercio, Lino Enrico Stoppani - il 2020 è stato un anno a dir poco drammatico per la ristorazione italiana. Ma la solidarietà ha forse ancora più valore proprio nei tempi difficili: perché in questi momenti crescono disperazione e solitudine, ma anche perché aiutare gli altri ci aiuta a ricordare autenticamente chi siamo. Iniziative come questa ci rammentano che la nostra missione è certo economica, eppure indissolubilmente legata all’idea di servizio, di socialità, di miglioramento della vita delle persone. Tristemente, in questi giorni non possiamo aprire le porte dei nostri locali, ma, in sicurezza, non rinunciamo ad aprire la porta della solidarietà a chi ne ha bisogno».

Pozzulo (Fic): Anche in crisi, non smettiamo di aiutare
«La Federcuochi è da sempre in prima linea in moltissime iniziative sociali – spiega il presidente Federcuochi Rocco Pozzulo – e anche questa volta, malgrado un anno in cui il nostro intero comparto ha versato lacrime e sangue, penalizzato oltre ogni limite dalle ripercussioni economiche del Covid, noi abbiamo scelto di esserci, per regalare un momento di gioia e condivisione a chi è stato messo in ginocchio dalla vita ed è rimasto solo».
 
Rosati (Dipartimento Emergenze - Fic): Facciamo squadra
«Concludiamo l’anno come lo abbiamo iniziato - aggiunge Roberto Rosati, presidente del Dipartimento Solidarietà Emergenze della Federcuochi - e come lo abbiamo svolto anche nei momenti più bui della pandemia, facendo squadra con le realtà più fattive per non lasciare nessuno indietro. Il 31 dicembre con Fipe doneremo in 12 città italiane oltre 1200 pasti alle mense sociali che supportano da sempre i più deboli. Chiusi per legge i locali, restano aperti i cuori della Ristorazione Italiana».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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