Le Soste entra a far parte di Fipe, Federazione italiana pubblici esercizi. Un matrimonio importante per il mondo della ristorazione che segna una svolta in termini di sviluppo del mestiere. Entrambe le realtà lavorano all’insegna della ricerca e della tutela della qualità e considerano la collaborazione un principio basilare per il bene della Cucina italiana.
Le Soste, presieduta dallo stellato e membro Euro-Toques
Claudio Sadler, da 37 anni riunisce i migliori ristoranti di cucina italiana nel nostro Paese e in Europa e lavora per la difesa di un mestiere a cavallo tra artigianalità e arte.
Lino Stoppani e Claudio Sadler
Il legame tra le due realtà favorisce entrambe: Le Soste, nella
Fipe, trova un apparato di supporto strutturato: con all’attivo oltre 120mila soci è la Federazione leader nel settore della ristorazione, dell'intrattenimento e del turismo. Dall’altra parte, la Fipe potrà promuovere con ancora maggiore forza e autorevolezza la cultura del cibo e dell’accoglienza che rendono unico e riconoscibile in tutto il mondo il made in Italy forte dell’appoggio de Le Soste.
«Siamo orgogliosi - dichiara
Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe - che un’associazione come Le Soste abbia deciso di entrare a far parte della nostra realtà; questo ingresso significa che il percorso che stiamo facendo come Federazione per portare avanti i valori della qualità e dell’accoglienza stanno dando importanti segnali. Grazie a questo prezioso ingresso ci sentiamo ancora più motivati a lavorare per promuovere agli occhi dei nostri associati, dei cittadini, ma anche delle istituzioni, il valore che il nostro settore porta al Paese in termini di economia, di qualità e di sostenibilità».
«Sono convinto - dichiara
Antonio Santini, vicepresidente Le Soste - che riusciremo a sviluppare con Fipe una collaborazione che porterà sviluppi e vantaggi alla ristorazione italiana. Lavoreremo insieme a progetti che diano visibilità alla cucina italiana e alle sue punte di eccellenza. Credo, inoltre, che questa possa essere una buona e concreta opportunità, per far sentire le nostre criticità e le nostre esigenze».