Calore e convivialità ad Amatrice
Fic in cucina per la cena di Natale
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La
Federazione italiana cuochi continua il suo impegno a sostegno delle popolazioni colpite dal
sisma dello scorso agosto. Da quel terribile giorno che ha sconvolto il centro Italia il
Dipartimento solidarietà ed emergenze Fic, coordinato da
Roberto Rosati, sta prestando soccorso attraverso le
cucine da campo, che sono state allestite ad Amatrice, Torrita e Santa Giusta (frazioni di Amatrice), Illica (Frazione di Accomoli), Balzo di Montegallo, Muccia e San Severino Marche. Ieri 20 dicembre proprio nella cucina da campo di
Torrita si è svolta la cena di Natale offerta dalla Federazione italiana cuochi.
Per l’occasione si sono mobilitate le Lady Chef (compartimento della Federazione italiana cuochi), coordinate da
Alessandra Baruzzi, che hanno stretto la popolazione in un abbraccio e hanno donato una gustosa serata di convivialità. In prima linea anche il presidente Fic
Rocco Pozzulo e
Alessandro Circiello, presidente Fic per la regione Lazio, il quale ha realizzato un piatto con ravioli ripieni di salsa all’Amatriciana. Durante la serata sono state distribuite ai presenti le tazze del Dipartimento di solidarietà ed emergenze firmate da “Table Top Trade”.
«La forza di volontà, nostra e di tutta la popolazione coinvolta, dimostrata in questi mesi è stata grande - ha dichiarato il Presidente Rocco Pozzulo - e il calore e la convivialità che si sono respirate durante la cena di Natale lo confermano. Noi cuochi Fic siamo una famiglia, fatta di campioni con un cuore grande come la nostra passione per la cucina, e un grazie va all’audacia e alla generosità non solo dei promotori delle varie iniziative che si sono svolte in questo periodo, ma anche di tutti coloro si sono spesi per dare il loro contributo».
«Il nostro compito - dice Roberto Rosati - negli ultimi mesi è stato quello di alleviare il dolore con un buon pasto, la gentilezza, due parole amiche e a volte un abbraccio. Almeno ci abbiamo proviamo, e fino a questo momento ci stiamo riuscendo».
«In questi mesi - racconta Alessandro Circiello - ho visto con i miei occhi la quantità di aiuti che sono arrivati da tutta Italia. Ricordo le strade affollate dai volontari che arrivano a fiumi anche dall’estero, ovviamente tramite la Protezione civile e le organizzazioni autorizzate. Un pensiero va quindi a loro, a tutte le persone che si sono impegnate nei lavori di soccorso e che hanno mangiano da noi».