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Stop agli affitti brevi nell’area Unesco: a Firenze ricorso al Tar dei proprietari

Ricorso-bis di Property Managers Italia al Tar contro il divieto di affitti brevi a Firenze. Federalberghi chiede un blocco totale delle licenze e più poteri ai sindaci per affrontare l’overtourism [...]

08 ottobre 2024 | 14:36
 

Stop agli affitti brevi nell’area Unesco: a Firenze ricorso al Tar dei proprietari

Ricorso-bis di Property Managers Italia al Tar contro il divieto di affitti brevi a Firenze. Federalberghi chiede un blocco totale delle licenze e più poteri ai sindaci per affrontare l’overtourism [...]

08 ottobre 2024 | 14:36
 

Il tema degli affitti brevi a Firenze torna prepotentemente alla ribalta con il deposito del ricorso-bis al Tar da parte di Property Managers Italia. Contestualmente all’approvazione della delibera in Consiglio comunale, il ricorso contro il secondo stop agli affitti brevi nell’area Unesco del centro storico è stato ufficializzato. «Speriamo di avere, già alla fine di ottobre, un’indicazione dai giudici sulla inefficacia della variante in salvaguardia», ha dichiarato Lorenzo Fagnoni, amministratore delegato di Apartments Florence e presidente di Property Managers Italia. Fagnoni, assistito dallo studio legale Stancanelli, è in attesa di una decisione che potrebbe cambiare le sorti del settore.

Stop agli affitti brevi nell’area Unesco: a Firenze ricorso al Tar dei proprietari

Federalberghi chiede misure più rigide sugli affitti brevi: l'esempio di Barcellona

Da un punto di vista opposto si schiera Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi e della Fondazione Cr Firenze. «Su questo tema ci vuole più coraggio, come ad esempio ha fatto Barcellona che ha detto "dall’anno prossimo si bloccano le licenze" - ha affermato in un’intervista all’Ansa, sottolineando che sebbene il Codice identificativo nazionale (Cin) rappresenti un passo avanti - non basta, non è la soluzione dei problemi. Non si può fare di tutta l’erba un fascio e paragonare un borgo al centro storico di Firenze. Serve una legge quadro nazionale e poi dare la possibilità ai sindaci dei vari Comuni di organizzarsi a seconda della loro situazione».

Negli ultimi dodici mesi, in risposta alla corsa alla registrazione degli affitti brevi in vista dell’annunciato stop da parte di Palazzo Vecchio, gli iscritti al portale degli affitti turistici sono aumentati significativamente, passando da 9.600 a 17.800. «Il tentativo di bloccare gli alloggi per i turisti non ha portato risultati, ma il Comune ha preferito insistere su questa strada - sostiene Fagnoni - Limitare la proprietà privata e la libera imprenditoria non porta alcun beneficio concreto alla città. L’unica conseguenza reale è il danno prodotto nei confronti dei tanti fiorentini che hanno la possibilità di ottenere una fonte di reddito, spesso indispensabile, affittando la propria abitazione, magari ereditata da una famiglia, ai viaggiatori».

Secondo il presidente di Property Managers Italia, «quella della giunta fiorentina è un’impuntatura ideologica. Senza la ricettività in appartamenti, Firenze avrebbe carenza di posti letto e diventerebbe proibitiva per la maggior parte dei turisti: la maggior parte degli hotel progettati sono cinque stelle, e il divieto di affitti brevi avrebbe come unico effetto, già sperimentato in altre città, l’aumento dei prezzi degli alberghi. Siamo imprenditori e come tali abbiamo a cuore il destino delle nostre imprese, ma siamo prima di tutto cittadini di Firenze e vogliamo il meglio per la nostra città».

Il ricorso depositato riaccende i riflettori anche sulla legge regionale toscana sul turismo, attualmente in fase di gestazione. «Ad oggi la legge regionale Toscana è ideologica, crea un conflitto tra alberghiero ed extralberghiero» ha accusato la consigliera regionale Sandra Bianchini (Fratelli d’Italia), sottolineando che «il turismo non va denigrato ma gestito». Il testo proposto dal PD prevede, tra l’altro, la possibilità per i Comuni con alta densità turistica di stabilire limiti specifici agli affitti brevi, nonostante la Regione non abbia competenze per legiferare in tal senso.

Negli scorsi giorni, i parlamentari liguri del PD, Lorenzo Basso e Annamaria Furlan, hanno annunciato la presentazione di un disegno di legge per affrontare il fenomeno dell'overtourism, che colpisce non solo i piccoli borghi liguri e toscani, ma anche i centri storici delle grandi città come Roma, Firenze e Venezia. La loro proposta si ispira al cosiddetto “modello Portofino”, che potrebbe rivelarsi utile anche per Firenze: «Portofino è un borgo che, nonostante il turismo di massa e dello star system, è riuscito a mantenere la propria identità - ha spiegato Furlan - Perché ciò avvenga è necessario continuare a garantire i servizi essenziali, evitare lo spopolamento, regolamentare gli affitti brevi e in questo modo coltivare la comunità».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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