La produzione alimentare in Italia sta crescendo, contrariamente alla tendenza generale che registra un calo dello 0,8%. A giugno 2023, la produzione alimentare è aumentata dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, trainata principalmente dal turismo estivo. Questo dato emerge da un'analisi condotta dalla Coldiretti basata sui dati Istat relativi alla produzione industriale.
La produzione alimentare è aumentata dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2022
La Coldiretti sottolinea che questo incremento è una dimostrazione della notevole capacità della filiera agroalimentare italiana nel garantire l'approvvigionamento anche per il settore turistico, nonostante l'attuale scenario caratterizzato da un aumento dei costi di produzione e sfide nel commercio internazionale. Indipendentemente dalla destinazione turistica, il cibo rappresenta la voce più significativa del budget delle vacanze in Italia nell'estate 2023. Circa un terzo delle spese turistiche è destinato all'alimentazione, con una stima totale di 15 miliardi di euro, superando così le spese per l'alloggio. Questo risultato è dovuto alla forte richiesta di convivialità durante le vacanze.
L'Italia si è affermata come leader mondiale nel turismo enogastronomico, grazie anche alla sua agricoltura tra le più sostenibili in Europa. Sono presenti 5.450 specialità prodotte secondo regole tradizionali tramandate nel tempo per almeno 25 anni, censite dalle Regioni. Inoltre, il paese vanta 320 specialità con marchio Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini con marchio Doc/Docg. La leadership nell'agricoltura biologica è garantita da circa 86.000 aziende agricole biologiche e 25.000 agriturismi che conservano i segreti della cucina contadina da generazioni. Inoltre, 10.000 agricoltori praticano la vendita diretta con il progetto Campagna Amica, e molte iniziative di valorizzazione, come le sagre e le strade del vino, contribuiscono a promuovere il patrimonio enogastronomico italiano.
«Per sostenere la produzione alimentare occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali» ha affermato il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, nel sottolineare l’esigenza di «sostenere nel Piano nazionale di ripresa e resilienza l’agroalimentare dove abbiamo presentato tra l’altro progetti di filiera per investimenti dalla pasta alla carne, dal latte all’olio, dalla frutta alla verdura con più di 50 proposte e migliaia di agricoltori, allevatori, imprese di trasformazione, università e centri di ricerca coinvolti».
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