Ne avevamo parlato qualche giorno fa, esponendo le preoccupazioni di produttori di olio extravergine di oliva in previsione della prossima stagione, caratterizzata da un segno meno come lo è già stata la campagna 2022/23. Annate difficili per tutto il comparto dell'olio: pure quella che ci stiamo lasciando alle spalle è stata segnata da un significativo calo nella produzione a livello europeo.
Olio. Produzione in calo in tutta Europa
I dati riferiti al 2022/'23 sono stati esposti dal Civil Dialogue Group, il gruppo di esperti della direzione Agricoltura della Commissione Europea, le cui stime sono state riprese da Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia.
I prezzi lievitati che i consumatori vedono soprattutto nella grande distribuzione sono dovuti principalmente a questa situazione. C'è poco olio, le scorte stanno finendo, e per questo diventa di settimana in settimana sempre più caro. La Spagna , maggiore produttore mondiale che da sola rappresenta quasi la metà dei volumi del mondo, ha visto diminuire del 56% la propria produzione, che si è fermata a 664mila tonnellate di olio d’oliva. Stesso discorso per l’Italia, con 241mila tonnellate, registra un calo del 27% rispetto alla campagna precedente. In controtendenza la Turchia (+17%), mentre la Tunisia conosce un -25% che ha visto ridurre anche il suo export.
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