L'implacabile alluvione che nelle scorse settimane ha colpito l'area agricola del centro Italia - con gravi conseguenze per le regioni della Romagna, delle Marche e della Toscana - ha devastato oltre 21mila aziende agricole e allevamenti, portando a perdite stimate per il settore agricolo pari a 1,1 miliardi di euro. Il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario per la ricostruzione post alluvione in Romagna, ha visitato personalmente le zone colpite, suscitando fiducia grazie alla sua esperienza organizzativa dimostrata durante la campagna di vaccinazione in tempi difficili durante la lotta contro il Covid.
Francesco Paolo Figliuolo, commissario per la ricostruzione post alluvione in Romagna
Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha accolto positivamente questa nomina, sottolineando l'importanza della rapidità ed efficienza nella gestione delle risorse e nella distribuzione degli aiuti per il rapido recupero delle imprese agricole duramente colpite. Nelle campagne alluvionate, centinaia di migliaia di ettari di ortaggi, grano, orzo, mais, girasole, colza, soia, frutteti e vigneti sono stati irrimediabilmente danneggiati. La ricostruzione richiederà l'espianto e il reimpianto di ben 15 milioni di piante, un processo che richiederà anni prima che la produzione possa tornare ai livelli precedenti. È importante sottolineare anche le difficoltà che coinvolgono le industrie e le cooperative di lavorazione e trasformazione alimentare, che rappresentano la vera spina dorsale dell'agricoltura romagnola, con un impatto significativo sull'indotto economico della regione.
Oltre ai danni subiti dalla produzione agricola, si contano anche ingenti danni alle strutture, comprese le serre, gli edifici rurali, le stalle, i macchinari e le attrezzature. Inoltre, è necessario affrontare il complesso processo di bonifica dei terreni e il ripristino delle infrastrutture stradali nelle aree rurali, gravemente colpite da frane sia nelle aziende che lungo le strade. «Acquistare prodotti agricoli e alimentari provenienti dalle zone alluvionate è il miglior modo per aiutare concretamente la popolazione facendo ripartire l’economia e l’occupazione dei territori colpiti» ha poi affermato il presidente della Coldiretti nell’invitare le strutture recettive, dagli alberghi ai ristoranti, della Romagna a privilegiare nei menu prodotti locali dei territori colpiti.
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