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Bufala Campana
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I pomodori stressati “urlano”: da Tel Aviv la conferma che le piante “parlano”

01 aprile 2023 | 15:00
 

I pomodori stressati “urlano”: da Tel Aviv la conferma che le piante “parlano”

01 aprile 2023 | 15:00
 

Brutta notizia per i vegani e vegetariani. Sembrerebbe che anche le piante “parlino” e anzi “urlerebbero” se stanno soffrendo e se sono in condizioni di stress. Al di là della battuta, per la prima volta, ricercatori dell'Università israeliana di Tel Aviv hanno risolto un'antica controversia scientifica registrando i suoni emessi dalle piante, simili allo scoppiettio del popcorn e impercettibili all'orecchio umano, ma probabilmente udibili da diversi animali, come pipistrelli, topi e insetti e che conferma che dai cactus al pomodoro, dal tabacco all'ortica, anche le piante parlano e lo fanno emettendo ultrasuoni.

I pomodori stressati “urlano”: da Tel Aviv la conferma che le piante “parlano”

Anche le piante parlano, emettono ultrasuoni


Lo studio, pubblicato sulla rivista Cell, indica inoltre che le piante “parlano” soprattutto quando si trovano in condizioni di stress: un'informazione che, grazie ad appositi sensori, potrebbe essere sfruttata dagli esseri umani, ad esempio per sapere quando le colture necessitano di essere innaffiate.


I ricercatori, coordinati da Lilach Hadany e Yossi Yovel, hanno collocato le piante in un luogo silenzioso e isolato, posizionando microfoni per ultrasuoni a circa dieci centimetri da ogni esemplare.


Sono state utilizzate soprattutto piante di pomodoro e di tabacco, oltre a quelle di grano, mais, cactus e ortiche. Le registrazioni hanno rivelato i suoni emessi a frequenze comprese tra 40 e 80 kilohertz: per fare un confronto, la frequenza massima rilevata da un essere umano adulto arriva ai 16 kilohertz.


Le piante non stressate emettevano circa un suono all'ora, mentre quelle disidratate o ferite emettevano dozzine di suoni ogni ora. Le registrazioni raccolte sono state poi analizzate da algoritmi di Intelligenza Artificiale (AI) appositamente sviluppati, che hanno imparato a distinguere tra diverse piante e diversi tipi di suoni, arrivando a identificare la pianta e a determinare il tipo e il livello di stress. Inoltre, gli algoritmi sono riusciti a identificare il 'linguaggio' delle piante anche in una serra caratterizzata da molto rumore di fondo. «A quanto pare, un idilliaco campo di fiori - commenta Hadany -può essere un luogo molto rumoroso, ma non riusciamo a sentirlo».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
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