Ieri la “Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare” che ha quantificato lo spreco alimentare annuo in Italia in 3,6 milioni di tonnellate di cibo. «Questi livelli di spreco sono inaccettabili perché contribuiscono all’aumento di rifiuti e dei livelli d’inquinamento nel pianeta», afferma Andrea Michele Tiso, presidente di Confeuro.
L'invito: introdurre nelle scuole una nuova materia “Educazione Alimentare”I dati di una ricerca del Crea (il Consiglio per la ricerca in agricoltura) presentati, mostrano che solo il 35% del campione è attento al riciclo degli avanzi mentre il 30% degli italiani ha una scarsa adesione alle raccomandazioni nutrizionali. Ricordiamo che per ridurre gli sprechi alimentari è sufficiente agire con un po’ di buon senso e programmare la spesa e l'utilizzo del cibo. Ancora una volta è indispensabile provvedere ad informare i cittadini e a renderli edotti di una gestione più attenta della propria alimentazione.
L’invito per il Ministero dell’Istruzione è di introdurre nelle scuole una nuova materia “Educazione Alimentare” che formi le nuove generazioni su questi due temi: sicurezza alimentare e ambiente. Solo così sarà possibile ampliare i livelli di conoscenza della popolazione, preventivare e combattere le malattie legate alla cattiva alimentazione, tutelare le produzioni agricole locali, il made in Italy e la dieta mediterranea e infine ridurre anche gli sprechi alimentari futuri – conclude il presidente di Confeuro.
© Riproduzione riservata STAMPA